Scuola, tagli anche nel parmense

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/08/2009
h.14.30

129 insegnanti e 73 ausiliari, tecnici e amministrativi, in meno nel sistema scolastico di Parma nonostante 679 iscrizioni in più rispetto allo scorso anno nelle scuole dell’obbligo e superiori ed oltre 90 domande inevase nelle scuole dell’infanzia statali.
Questo, se confermato martedì dalla verifica in corso, rischia di essere il quadro che studenti e famiglie si troveranno davanti all’apertura delle scuole provinciali. Della situazione se ne è parlato ieri nel corso dell’incontro in Regione con le Province.
Una riunione in cui tutti hanno espresso preoccupazione sul piano di ridimensionamento scolastico che il Governo sta portando avanti visto che per il prossimo anno scolastico in Emilia Romagna ci saranno oltre 7000 studenti in più e 1.637 insegnanti in meno (circolare n.63 del 6 luglio 2009) mentre solo le richieste inoltrate dai Dirigenti scolastici del nostro territorio indicano un fabbisogno complessivo di 81 posti in più rispetto a quelli assegnati in base all’organico di diritto.
“La scelta del Governo di tagliare il personale della scuola, nonostante l’aumento della popolazione scolastica, non dà alcuna garanzia del mantenimento dei livelli raggiunti e dell’estensione del servizio a cui siamo abituati nella nostra provincia – spiega il presidente Vincenzo Bernazzoli – In questo quadro noi con Regione, Comuni e Provveditorato lavoreremo per limitare i disagi soprattutto nelle aree più deboli e in montagna”.
La Provincia ha investito e stiamo continuando a investire sulle strutture. E’ di ieri la notizia dei due progetti sulla sicurezza per complessivi 700mila euro sul Melloni-Rondani e Itis Da Vinci, ma questo sforzo rischia di essere vanificato dai tagli del Ministero. – commenta l’assessore provinciale alle politiche scolastiche Giuseppe RomaniniUn taglio così elevato di docenti e personale compromette i livelli di qualità raggiunti mettendo in discussione anche i livelli basilari di funzionalità.
Non intendiamo lasciare soli i docenti, il personale, gli studenti, le famiglie nella loro richiesta di salvaguardia di un efficace servizio scolastico.”

I dati degli iscritti alle scuole statali in provincia di Parma per il prossimo anno scolastico 2009-2010 registrano un aumento in ogni ordine di scuola: primaria da 16.406 ( a.s. 2008-2009) a 16.658 (+253); secondaria primo grado da 9.906 a 10.129 (+223); secondaria di secondo grado da 16.972 a 17.176 (+204) senza contare l’incremento di domanda nelle scuole dell’infanzia statali.
Sempre secondo i dati dell’Ufficio scuola della Provincia la scuola dell’infanzia è in attesa di 21 posti per permettere di aprire 5 nuove sezioni e 11 completamenti orari, la scuola primaria segnala 21 richieste di tempo pieno inevase, la scuola secondaria di primo grado abbisogna di 10 posti in più, la secondaria di 7 classi e 20 cattedre.
La situazione del personale ATA non è meno preoccupante ed i tagli previsti mettono pesanti ipoteche in merito alla “normale “gestione del sistema scuola ( apertura di plessi, funzionamento degli uffici). Le criticità riguardano non solo il numeri dei docenti e del personale ATA, ma coinvolgono anche aspetti organizzativi e gestionali che l’applicazione dei recenti provvedimenti implicano.
Oltre a svolgere il proprio ruolo di coordinamento, come ha già fatto in passato, l’obiettivo ora della Provincia è dunque quello di sostenere le istanze dei Sindaci e delle famiglie, per limitare i disagi soprattutto nelle aree più deboli e in montagna, avanzando con la Regione la forte richiesta che il Ministero dia corso ad un confronto che consenta di sanare le situazioni critiche che si sono determinate e dia luogo tempestivamente ad una normativa fondata ed accertata a garanzia dei diritti dei tutti.