Seconda tappa a Parma del Tea Party

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/03/2012
h.15.50

Ieri, mercoledì 29 febbraio alle ore 18 al Caffè Garibaldi si è tenuto l’evento “Tea Party Parma”, seconda tappa nella nostra città del movimento “Tea Party Italia”.
Ha introdotto e moderato l’evento Cinzia Camorali, Coordinatore Regionale per l’ Emilia Romagna del movimento Tea Party Italia.
“Tea Party Italia nasce nel maggio 2010: in meno di 2 anni abbiamo visto crescere il movimento tappa dopo tappa, ormai più di 30, abbiamo contato sempre più numerosi i simpatizzanti che ci seguono sul sito e sui social network, ci siamo resi conto di quante persone condividono le nostre idee e ci spronano ad andare avanti” ha detto Cinzia Camorali”.
“Nel 1773 i coloni americani rovesciarono nel porto di Boston le casse di Tè provenienti dall’Inghilterra per protestare contro le troppe tasse.
Con lo stesso spirito di allora noi combattiamo oggi l’eccessiva tassazione e l’invasione dello Stato nelle nostre vite.
Dall’esperienza degli Stati Uniti nasce anche in Italia dalla gente e tra la gente il movimento Tea Party, finalizzato a porre l’attenzione generale su questioni fondamentali nella vita dei cittadini e, soprattutto a proporre azioni concrete.
Ci sono 3 caratteristiche che ci differenziano dai Tea Party americani.
La prima è che il nostro movimento è unico, mentre i Tea Party americani sono più di 400. Ciò ovviamente ci avvantaggia in quanto non c’è nessuna dispersione di risorse.
La seconda è quella di essere un movimento strutturato: ogni tappa è organizzata
autonomamente nella città in cui si tiene, ma seguendo linee guida che favoriscono l’omogeneità degli eventi. C’è un Coordinatore Nazionale che collabora strettamente con i Coordinatori Regionali che a loro volta mantengono direttamente i contatti con i simpatizzanti locali, sovraintendono agli eventi che si tengono nel loro territorio, si relazionano ai media locali. Anche questo naturalmente permette di ottimizzare il lavoro di estensione del movimento.
La terza e più importante differenza è quella di essere un movimento di proposta e non di protesta come sono i Tea Party americani. Ci proponiamo come obiettivo azioni concrete, volte a cambiare veramente il sistema, non ci limitiamo a una sterile polemica.
Tea, oltre a ricordare il suddetto evento storico, può essere letto come Tax Enough Already, (ovvero di tasse ne abbiamo abbastanza!!) Il nostro infatti è un movimento monotematico perché siamo concentrati sulla necessità di ridimensionare la spesa pubblica al fine di ridurre l’eccessiva pressione fiscale promuovendo una maggiore libertà dei cittadini.
Party, deve essere inteso come ‘festa’ sottolinea lo spirito positivo e propositivo del nostro movimento.
Mi preme sottolineare che non deve essere inteso come “partito”
Infatti quello che fa di Tea Party Italia una realtà unica è l’essere un movimento assolutamente trasversale.
Movimento trasversale perché non siamo un partito e non ci allineiamo con nessuno di quelli esistenti ma vogliamo esercitare una pressione sulla politica per realizzare i nostri obiettivi.
Ritengo che la trasversalità sia il nostro punto di forza che ci permetterà di ottenere ottimi risultati nel raggiungimento dei nostri ideali liberali.
Perché è necessario intervenire per ridurre la pressione fiscale nel Paese? Le tasse sono un patto tra lo Stato e i cittadini: questo patto va in crisi quando non c’è più proporzione tra la tassa che lo Stato esige e il servizio che eroga.
Questo è quanto accade ora in Italia.
Il primo passo per ridurre la pressione fiscale eccessiva naturalmente è il ridimensionamento della spesa pubblica. Senza parlare di riforma delle pensioni o licenziamenti facili penserei agli sprechi: abbattimento dei costi della politica innanzitutto. Solo per fare qualche esempio: riduzione del numero dei Parlamentari, dei loro stipendi e dei loro privilegi ; abolizione delle Province; riduzione del numero di Assessori nei Comuni e dei loro compensi.
Quali sono le le iniziative promosse da Tea Party Italia?
Nel 2011, in coincidenza con le elezioni amministrative abbiamo proposto l’iniziativa UNA FIRMA CONTRO LE TASSE: si è chiesto ai candidati sindaci e consiglieri comunali di impegnarsi in difesa del contribuente con una politica di riduzione della spesa pubblica comunale complessiva: raggiungendo o mantenendo il pareggio di bilancio o un attivo di bilancio, portando o mantenendo le addizionali comunali ai minimi consentiti dalla legge, riducendo le imposte o tasse comunali esistenti e non introducendone di nuove.
Quest’anno stiamo portando avanti in tutta Italia la MOZIONE ANTI IMU. Come sapete l’IMU è l’imposta municipale unica relativa al possesso di immobili. La nostra proposta è un appello a tutti i sindaci e consiglieri comunali d’Italia ad adottare la nostra mozione per gravare meno sulle finanze dei cittadini, proprio riguardo ad un bene, quello della prima casa, importantissimo per noi italiani. In cosa consiste: l’aliquota per la prima casa è dello 0.4 %, ma i comuni possono modificare in aumento o in diminuzione la suddetta aliquota sino a 0.2 punti percentuali. Noi naturalmente chiediamo di ridurre l’aliquota dallo 0.4 allo 0.2%: un piccolo passo che però dimostra che riprendersi la libertà è possibile ma solo se si parte dal basso, dalle comunità in cui viviamo. In Emilia Romagna sono 22 i comuni in cui ad oggi è stata presentata la mozione, distribuiti in tutte le province della Regione”.
Ha portato quindi i suoi saluti David Mazzerelli, Coordinatore Nazionale Tea Party Italia.
Primo dei relatori è stato Giancarlo Pagliarini, già Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica, quando lo chiamavano “Tagliarini” perché cercava di eliminare spese e enti che considerava inutili. Pagliarini ha evidenziato come un’ipotetico fallimento dell’euro graverebbe soprattutto sugli stati forti dell’Unione Europea, che sarebbero fortemente svantaggiati nelle esportazioni. Di qui la necessità di promuovere una reale cultura europea, politica oltre che economica, nella quale tutti i Paesi abbiano pari dignità.
Chiara Battistoni, ha parlato dei vantaggi del sistema federalista svizzero. “Valorizzare la diversità” ha detto la Battistoni “è il modo migliore per promuovere la libertà individuale”.
Alberto Mingardi, Direttore del prestigioso Istituto Bruno Leoni, il più importante centro di ricerca sulla cultura liberale in Italia, ha evidenziato “la necessità di trovare un’alternativa al modello sociale europeo come unica possibilità per uscire dalla crisi economica attuale”.
Carlo Rossi, Avvocato, Coordinatore Emilia Romagna dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati e Responsabile Tea Party a Parma per il dipartimento professionisti nel suo intervento, uno dei più applauditi, ha detto ”Lo stato italiano è come un drogato, che continua a chiedere soldi: ai cittadini spetta il compito di rieducarlo, facendogli capire, attraverso i movimenti come il Tea Party, che è arrivato il momento di stringere la cinghia!”
Sono quindi intervenuti Stefano Traversa, Dottore commercialista, Presidente Nazionale della Junior Chamber International e Lorenzo Bellè, Studente in Economia e Commercio presso l’università di Parma, Responsabile Tea Party a Parma per il dipartimento giovani ed estensione.
Erano presenti attivisti del movimento Tea party Italia provenienti da regioni limitrofe, tra i quali Alessandro Ciuti, Coordinatore Tea Party Lombardia, accompagnato dai più stretti collaboratori e molti provenienti da altre province dell’Emilia Romagna. Tra questi Giovanna Marin, assessore del Comune di Caminata (PC), il primo in Emilia Romagna in cui è stata approvata la mozione anti – IMU: per far tornare il bilancio il Sindaco ha provveduto a corrispettivi tagli di spesa, inclusa la rinuncia a rimborsi e prebende da parte di tutta la giunta: un esempio da seguire!

___

Iscriviti alla
newsletter
di ParmaDaily!