“Servizio civile in difficoltà”

SMA MODENA
lombatti_mar24

29/03/2012
h.15.40

Disagi per gli enti che hanno progettato le attività, che in diversi casi non sono ancora partite, e disagi per i ragazzi, molti dei quali non sanno ancora quando prenderanno il via i progetti cui sono stati assegnati. Il “nuovo corso” del servizio civile scontenta un po’ tutti, e rischia di mettere effettivamente in crisi un’esperienza che per anni è stata un punto fermo nel sistema di welfare italiano: un’occasione formativa e di crescita per i giovani e anche un’importante risorsa per gli enti, per i quali i volontari del servizio civile sono sempre stati un ausilio prezioso.
“I ragazzi hanno già manifestato il loro disagio con diverse iniziative. Ora anche noi vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a loro e alle loro proteste. L’impegno che ci prendiamo è far sentire la nostra voce, in attesa che a livello ministeriale qualcosa si smuova”, ha detto questa mattina Paola Valinotti, presidente del Coordinamento provinciale enti servizio civile di Parma (Copesc), nella conferenza stampa convocata proprio dal Copesc al Consorzio di solidarietà sociale. Accanto a lei i rappresentanti di realtà che fanno parte del Copesc: il presidente del Consorzio di solidarietà Danilo Amadei, l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Parma Marcella Saccani e il sub commissario con delega al Welfare del Comune di Parma Antonio Giannelli.
L’attuale caos è nato quando l’Ufficio nazionale servizio civile ha deciso di avviare i progetti messi a bando nel 2011 in modo scaglionato nell’arco del 2012. Questa decisione sta comportando notevoli disagi per gli enti che hanno progettato le attività ma soprattutto reca danno ai molti ragazzi che hanno presentato la propria candidatura a ottobre 2011 e prima di giugno o addirittura di luglio 2012 non inizieranno il progetto di servizio civile. Al momento molti giovani selezionati per attività di assistenza all’interno delle cooperative sociali o in associazioni di volontariato non hanno certezza del mese esatto in cui partiranno i progetti cui sono stati assegnati, perché non è nemmeno stato stilato un calendario degli avvii.
“Questa sessantina di ragazzi sono stati selezionati su circa 250 domande – ha osservato l’assessore provinciale Marcella Saccanie si aspettavano di iniziare il servizio il primo gennaio. Ciò non è avvenuto. E in un momento come l’attuale, in cui il tema del futuro dei giovani è molto presente nell’agenda pubblica, credo che questo sia il modo più sbagliato per costruire speranza. Per noi il servizio civile è un’esperienza straordinaria, unica nel suo genere, e va preservato. Ora non c’è più tempo per ulteriori dilazioni, anche perché forse molti giovani stanno cominciando a perdere fiducia e motivazioni. Noi vogliamo tempi certi e ci adopereremo per fare in modo che la situazione si sblocchi”.
Anche le prospettive per il 2013 non sono positive: attualmente l’Ufficio nazionale non ha ancora indicato una nuova scadenza progettuale, e non si sa se sarà chiesto agli enti di proporre nuovi progetti. Nel caso non venissero impegnate nuove risorse per il Fondo nazionale, è possibile che il 2012 sia il primo anno, dopo la legge nazionale del 2001, senza alcun bando di servizio civile.
Tanta amarezza nelle parole di Danilo Amadei: “Non avrei mai pensato che si dovesse riconquistare qualcosa come il servizio civile, pensare che le istituzioni lo mettano a rischio è davvero penoso. Noi crediamo che bisogni fare pressione su tutti, e la “lotta” che dobbiamo condurre per mantenerlo è una lotta per le istituzioni: per garantire che le istituzioni facciano il loro dovere. Noi per questo ci impegneremo al massimo – ha assicurato – perché il dovere costituzionale alla solidarietà sia attuato e perché la legge sul servizio civile sia attuata”.
Dal sub commissario con delega al Welfare del Comune di Parma Antonio Giannelli un richiamo al concetto di dovere: “Dovere non è solo difendere la patria ma è anche interpretare i valori che sono alla base delle azioni che voi metterete in pratica in queste esperienze”, ha detto ai giovani Giannelli, sottolineando anche il tema dello spirito di servizio: “Il servizio implica dei doveri nei confronti della collettività. Dietro a tutto ciò c’è il concetto di Stato”.
All’incontro di oggi hanno partecipato i ragazzi del servizio civile nazionale e regionale e i rappresentanti delle realtà (enti, associazioni, onlus) nelle quali si svolgono fattivamente i progetti. Da questi ultimi pieno sostegno ai volontari e pieno riconoscimento dell’importanza del servizio civile come occasione di crescita formativa per i giovani e importante risorsa per gli enti.
Dei ragazzi si è fatta portavoce Elisabetta: “Il servizio civile è un’opportunità che il governo dà per muoversi attivamente nel sociale, ma ciò che sta accadendo crea per noi una situazione di malessere e ci colpisce nella stessa motivazione. Noi ci sentiamo abbandonati, non solo nel nostro futuro ma nel nostro presente”, ha detto, ribadendo “l’importanza del servizio civile come espressione di solidarietà. In questi momenti di crisi, nei quali per molti scarseggiano proprio i fondi, l’unico modo per sopravvivere sono le reti di volontariato e di solidarietà”.

L’AVVIO DEI PROGETTI: LA SITUAZIONE DEGLI ENTI DI PARMA E PROVINCIA
Provincia di Parma, 2 volontari, avviati a febbraio
Comune di Trecasali, 2 volontari, in partenza ad aprile
Comune di Parma, 4 volontari, in partenza a maggio
Istituto Comprensivo di Salsomaggiore, 5 volontari, in partenza a giugno
Unione Bassa Est, 2 volontari, in partenza a giugno
Comune di Fidenza, 2 volontari, in partenza a giugno
Avis di Fidenza, 2 volontari, in partenza a giugno
Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma, 3 volontari, in partenza a giugno
Caritas diocesana di Parma, 12 volontari, in partenza a giugno
Consorzio Solidarietà Sociale, 20 volontari, in partenza a giugno o a luglio
Forum Solidarietà, 10 volontari, in partenza a giugno o a luglio

I BANDI DI SERVIZIO CIVILE IN PROVINCIA DI PARMA DAL 2008 A OGGI
2008: 192 posti disponibili, 187 candidature pervenute
2009: 108 posti, 241 candidature pervenute
2010: 119 posti, 272 candidature pervenute
2011: 68 posti, 244 candidature pervenute (dato ancora parziale).
I posti disponibili hanno subito una drastica riduzione negli ultimi anni, a livello nazionale come a livello locale: a livello nazionale si è passati dai 34.104 del 2008 ai 20.123 messi a bando nel 2011. La tendenza è di andare verso una riduzione costante dei posti.
Il 2011 ha segnato il minimo storico per Parma e provincia, con soli 68 posti disponibili. Tuttavia negli ultimi anni l’interesse da parte dei ragazzi verso il servizio civile è aumentato: se nel 2008 a Parma non erano pervenute candidature sufficienti a coprire i posti disponibili, nel 2011 le domande sono state oltre il triplo dei posti messi a bando. Questo significa che molte domande non potranno essere accolte, vanificando l’interesse e la disponibilità di molti ragazzi.

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