Si dimette Francesco Arcuri

SMA MODENA

27/09/2011
h.20.00

Signori Buonasera,
desideravo comunicarvi alcune brevi considerazioni in seguito ai recenti fatti giudiziari che hanno coinvolto , per la seconda volta in pochi mesi, l’Amministrazione Comunale del Sindaco Vignali.
Sin dall’inizio del mio mandato, in qualità di Consigliere comunale, e di questa Giunta, ho sempre cercato, onorato della fiducia degli elettori, di operare per il bene della città e dei cittadini di Parma, tramite il sostegno al lavoro del Sindaco Vignali, del quale scelsi di sostenere il progetto politico e amministrativo presentato 5 anni fa. All’epoca riposi la mia fiducia nelle sue capacità, al fine di condurre gradualmente in porto la realizzazione di quel progetto di governo e di sviluppo nostra della città.
Purtroppo, oggi io reputo smarrite gran parte delle finalità di quel progetto; in primo luogo, per l’incapacità manifestata, da parte del Sindaco, di ascoltare la città e di farsi carico, responsabilmente, delle proprie scelte amministrative e di operare scelte dirigenziali di reale valore.
Il buon operare amministrativo, secondo la mia personale convinzione, non può MAI essere disgiunto dalla capacità politica di mediazione, di dialogo, di assunzione delle proprie responsabilità di fronte alle scelte amministrative; la stessa responsabilità che impone di non fuggire di fronte agli imprevisti e alle difficoltà, come la crisi che stiamo vivendo. Soprattutto, quella stessa responsabilità, impone di non ignorare quando l’etica politica e la trasparenza, qualità primarie del mio agire politico, vengono intaccate dalle vicende giudiziarie a cui stiamo assistendo. Le stesse qualità , etica e trasparenza, devono essere sostenute e difese, in primis dal Sindaco e dalle sue conseguenti scelte politiche e operative. Se esse sono state declassate a mero “optional” dell’azione amministrativa, ciò lo si deve ad un deficit nella capacità di scelta, di dialogo e di controllo da parte di coloro, primo tra tutti il Sindaco, che sono chiamati ad essere i primi difensori di onorabilità e trasparenza nell’azione amministrativa. Questo innanzitutto nei confronti della città e dei cittadini che li hanno eletti, confidando nella loro capacità e rettitudine nell’amministrare la città.
Detto ciò, il mio personale sostegno a questa Amministrazione è giunto al termine; la fiducia nelle “buone scelte”, che ci ha condotto e sostenuto con sicurezza, fiduciosi di operare all’insegna dell’interesse delle nostra città, oggi è venuta meno, scossa dalle recenti e ripetute tempeste giudiziarie che si sono abbattute su questa Amministrazione. Amministrazione che ,nei suoi vertici, anziché reagire con la necessaria tempestività e trasparenza, dimostrando capacità di rilanciare e innovare l’azione politica e amministrativa, pare opporre solo incomprensibili automatismi, assolutamente inadatti alle condizioni di crisi che viviamo. Automatismi gravosi e illogici, sempre più spesso indecifrabili, in primis da parte dei cittadini di Parma, ma anche per gli stessi Amministratori che, secondo la legge, possono e debbono dotarsi degli strumenti di controllo che consenta, soprattutto ai consiglieri comunali eletti, di poter realmente esercitare la propria attività di indirizzo e di controllo.
Coloro che, cittadini come me, che appartengo ad un Partito, sono investiti, dai cittadini elettori, della responsabilità di vigilare sulla buona amministrazione , oggi, per ragioni spesso imperscrutabili, non sono più in condizione di esercitare questo controllo. Con il conseguente, gravissimo rischio di affidare la tutela della propria dignità personale e la propria reputazione etica e morale, qualità, per me, assolutamente inviolabili, nelle mani di persone che si sono dimostrate non all’altezza della fiducia a loro conferita, sia nella gestione della cosa pubblica, sia nei rapporti interpersonali, con riferimento al necessario coordinamento che deve esistere all’interno della compagine politica che regge il Sindaco e la sua Giunta.
A mio avviso, senza trasparenza amministrativa, senza etica politica, senza una capacità di giudizio scevra da condizionamenti personali e, soprattutto, senza una leadership forte, che deve essere il Sindaco ad esercitare con la propria azione di dialogo e mediazione con il Consiglio Comunale, con la propria maggioranza e, in primis, con i cittadini, ecco, senza queste ineludibili capacità, non crescono né il benessere della città, né la giustizia sociale, né il progredire comune; le uniche a crescere sono tante zone d’ombra, divenute di difficile decifrazione.
Zone d’ombra, dove parole come malaffare, nepotismo, corruzione , sperpero delle risorse, rischiano di passare, in mancanza di una regia politica forte, ispirata da una forte connotazione etica, dalla condizione di fantasmi e leggende metropolitane, a presenze stabili, arrivando a pervadere potenzialmente il tessuto sociale e amministrativo della città con effetti assai gravi.
E’ per quanto fin qui richiamato e in piena coerenza con il mandato conferitomi dagli elettori, richiamandomi ai principi di etica e responsabilità che rappresentano, per me, il fondamento dell’agire politico, che sono dunque a comunicarvi le mie dimissioni da Consigliere Comunale del Comune di Parma, con il sommo rammarico di essere stato posto sistematicamente in condizione di non poter operare con la necessaria incisività rispetto alle tante necessità reali di questa città. Voglio invece ringraziare, al termine di questo percorso, quei colleghi Consiglieri e quegli Assessori e i tanti cittadini di Parma con i quali quotidianamente mi sono confrontato in questi due anni, e con i quali continuerò a confrontarmi sui tanti problemi della città, a partire da quello delle Scuole, fino alle tematiche sociali e culturali.
Credo che , a questo punto, sia giunta l’ora di voltare pagina e aprire una nuova fase di governo della città di Parma.
Grazie,

Francesco Arcuri