“Si faccia chiarezza sul caso maxibollette”

24 Ottobre 2011
SMA MODENA

22/10/2011
h.18.00

Le dichiarazioni dell’ex Direttore Generale rilasciate oggi all’emittente locale Teldeducato, che riprendono ciò che già emerge dagli atti della vicenda sono di una gravità assoluta.
L’Ingegnere Frateschi sottolinea che fin da subito l’amministrazione sapeva che i famosi 91.000 euro erano frutto di un errore del gestore, così come Telecom ha poi ammesso e che la vicenda riguardava anche bollette di altri amministratori. Soprattutto, egli conferma che ha sempre tenuto al corrente di questo il Primo Cittadino.
Infine, pesano come un macigno le sua considerazioni perché si sia montato comunque un falso caso di maxibollette parlando di “una ghiotta opportunità di ridurre le potenzialità di un candidato che forse non andava bene a nessuno” Tutto questo conferma l’ipotesi che ho sempre sostenuto di essere stato oggetto di una spietata e tragica congiura di palazzo Perché, quando, a mia insaputa, Telecom allerta il Comune dell’anomalo funzionamento del mio cellulare, in un momento che ancora non vi sono costi per il Comune, invece di intervenire seguendo le indicazioni date dal gestore di rete, sempre a mia insaputa si attiva il piano tariffario che produrrà i famosi 408 euro? Casualmente, ciò avviene pochi giorni dopo le mie dimissioni dall’Agenzia alle politiche giovanili fatte in aperto contrasto con la guida politica dell’amministrazione.
Perché, io ne vengo messo a conoscenza solo mesi dopo, quando già da tempo sono cessate le anomalie e contemporaneamente tutto esplode in modo ingigantito e incompleto sulle pagine dei giornali il giorno stesso della mia investitura a Presidente della Provincia?
Soprattutto, perché, dopo mesi di silenzio, pur sapendo la verità, improvvisamente ci si precipita in Procura a denunciare solo il mio caso e non anche quello di altri coinvolti?
Ora valuterò con i miei legali la situazione, ma auspico che chi ne abbia competenza voglia finalmente chiarire questi aspetti fondamentali ed inquietanti della vicenda.

Giampaolo Lavagetto