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18/06/2010
h.11.30
Lo scorso weekend, sabato 12 e domenica 13 giugno, il tratto di Strada del Traglione che arriva fino al Frantoio di Casaltone, tristemente noto come teatro dell’uccisione del piccolo Tommaso Onofri e di altri fatti di cronaca nera, è stato ripulito.
La raccolta, promossa da Ekoclub international Sezione provinciale di Parma, in collaborazione con Enìa, associazione Tommy nel Cuore, Federazione italiana della Caccia – Sezione provinciale di Parma, Circolo ippico Raggio di Sole, associazione culturale I.n.c.i.a., associazione I Cavalieri dell’Enza, ATC PR3, ditta Isam con il patrocinio di Aipo e Assessorato all’Ambiente del Comune di Parma, ha permesso di recuperare e portare in discarica 22 mila 720 kg di rifiuti ingombranti. I 1280 kg di eternit rinvenuto nella zona verranno invece smaltiti seguendo apposite procedure.
La “due giorni” di raccolta ha riscosso un gran successo, richiamando persone desiderose di spendere tempo e forze per ripulire questa zona della periferia tristemente famosa per eventi tragici e drammatici.
L’iniziativa non aveva solo una valenza ambientale in senso stretto, ma anche quella di consentire agli abitanti della via di vivere in un ambiente non degradato e pulito. Strada del Traglione ospita inoltre il cippo in memoria del piccolo Tommaso Onofri: anche per questo motivo era necessario che questo luogo della memoria fosse ripulito e trattato con il dovuto rispetto.
LE DICHIARAZIONI
“Ogni rifiuto abbandonato – sottolinea Cristina Sassi, assessore all’Ambiente – è un danno per l’ambiente e la collettività che si traduce spesso in spese per la pulizia e per l’eventuale bonifica. Un ambiente pulito è un vantaggio per tutti. Luoghi come Strada del Traglione, dove si sono consumati il martirio di un bimbo e altri tragici fatti, meritano un grande rispetto e devono poter conservare una grande dignità”.
“Come associazione ed ambito territoriale, – afferma Mario Marini, in qualità di rappresentante dell’ATC PR3 e della Federcaccia – abbiamo volentieri contribuito a pulire questo splendido tratto del Torrente Enza e di questa strada di confine, molto frequentata ma per certi versi dimenticata. È un segnale di civiltà che vogliamo dare a chi la utilizza in modo incivile e di vicinanza ai residenti di quella zona”.
“E’ stata un’iniziativa molto positiva – rimarca Paola Pellinghelli, mamma di Tommaso Onofri – Sono indubbiamente soddisfatta. C’è ancora tanto da fare, ma ora quella zona è più pulita e in ordine. Bisognerebbe ripetere momenti come questo ogni anno”.
“Il bilancio da tracciare è sicuramente positivo – sottolinea Carlo Alberto Grottoli, presidente Ekoclub International Sezione di Parma – L’esperienza che si è conclusa aveva una triplice valenza: rispetto della natura, di chi vive nei dintorni e di chi ha vissuto qui delle esperienze tragiche. La nostra speranza è che si possa fare altrettanto anche in altre zone”.