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(non più in homepage)
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27/01/2011
h.18.00
Oggi in Consiglio Comunale si è parlato del cambio di sede della società partecipata STT.
A riguardo ha fatto una comunicazione il consigliere di maggioranza Mario Taliani, che segue.
Mi permetto di fare questa breve comunicazione dopo aver letto, nei giorni scorsi, alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, facenti riferimento alla notizia secondo cui la società del Comune STT starebbe cercando una nuova sede al posto di quella attuale di Via Conforti 21.
Il solo ventilare questo possibile cambiamento ha già dato adito ad una ridda di voci sulle possibili soluzioni.
Non voglio neppure entrare nel merito del fondamento di tali ipotesi, che sembrano provenire da quei soliti interessati e ben informati che il più delle volte disinformano.
E non intendo neppure ricevere alcuna replica da parte della Giunta a ciò che consideriamo scontato.
Sono infatti sicuro, e lo dico proprio a beneficio dei soliti ben informati, che chi di dovere saprà valutare attentamente, ma lo sta di certo già facendo, le eventuali alternative più favorevoli per l’amministrazione.
Possibilmente più economiche della precedente.
Privilegiando, magari, qualche soluzione disponibile tra gli immobili di proprietà del comune stesso o di società a lui riconducibili.
Per quella che non dovrà essere una sede di prestigio ma, e ne comprendiamo tutti il perché visto il contesto, semplicemente una sede.
Mario Taliani
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27/01/2011
h.19.20
Riteniamo l’abbandono dell’attuale sede da parte di S.T.T. Holding S.p.A. e delle Società da questa controllate un atto opportuno, nella stessa misura in cui abbiamo ritenuto assurda e ingiustificabile la decisione di locare l’immobile di viale Conforti.
Rilevammo, allora, l’opportunità di utilizzare immobili comunali e denunziammo l’enormità del canone annuo, di circa € 285.000,00. Fu polemica!
Oggi constatiamo che il tempo è galantuomo!
Purtroppo, però, le scelte superficiali (è un eufemismo!) costano.
Il Vice Sindaco ci ha comunicato che è in corso una trattativa con la proprietà per definire le condizioni del recesso anticipato.
Vorremmo sapere quanto costerà il recesso anticipato, che, a termini di legge, nella migliore delle ipotesi supererebbe gli € 100.000,00 essendo rapportabile ad almeno sei mensilità.
Vogliamo sperare che, nel contratto, sia stata introdotta un’apposita disciplina e che, quindi, il danno sia limitato.
Le parole del Vice Sindaco non lasciano, però, spazio ad illusioni.
Chi ha sbagliato, paghi!
E il Sindaco, quale azionista, si attivi. Questa vicenda è un altro tassello di quella azione di responsabilità, che non potrà non essere esperita nei confronti dell’ex Presidente e di chi altri abbia compiuto questa scelta. Una scelta assolutamente in linea con la dissennata gestione da poco terminata, che ha portato S.T.T. Holding S.p.A., nel giro di un anno e mezzo dalla sua costituzione, ad una condizione assolutamente insostenibile. L’abbandono della sede chiuderà, emblematicamente, questa fase, lasciando sul campo le responsabilità politiche e, presumibilmente, giuridiche.
Le abbiamo più volte denunziate e, purtroppo, avremo occasione in futuro di ritornare su queste bruttissime pagine.
Ci augureremmo che il segnale di ravvedimento, peraltro riferibile alla nuova Presidenza, costituito dall’abbandono della sede, fosse seguito da un ripensamento più complessivo, da parte del Sindaco e della Giunta, sulle Società Partecipate.
I segni non ci sono!
C’è, anzi, la stupefacente dichiarazione del Vice Sindaco sulla “fumosità” delle indagini della Procura della Repubblica di Parma. “Leit motiv” berlusconiano!
Noi attendiamo di poter valutare gli atti prima di pronunciarci. Per ora, consapevoli della deformazione data dalla lettura politica delle vicende, ci pare che “fumosa” sarebbe l’inattività della Procura, e non la sua azione.
Gruppo PD
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