
30/04/2012
h.18.30
Apprendiamo dalla stampa che Unicredit avrebbe chiesto al Comune di Parma (e a Stt) il pagamento di oltre 54 milioni di euro più interessi per prestiti concessi a Spip per l’operazione Spip 3. Se ancora qualcuno riteneva che le lettere di patronage firmate da alcuni amministratori non impegnassero il Comune nei confronti delle banche ecco una risposta definitiva.
I debiti contratti dalle società partecipate finiranno tutti per ricadere sul Comune di Parma con buona pace di chi, come Buzzi, ancora oggi si ostina a negare l’evidenza o di chi, anche come Ubaldi, parla di abbassare tasse e aliquote come se non sapesse in che condizioni versino oggi le casse comunali.
Quelli che ci troviamo di fronte saranno mesi, se non anni, molto difficili dove sarà necessario agire con grande equilibrio per riuscire a ripianare l’enorme debito senza bloccare completamente la crescita e lo sviluppo. Chi oggi parla di abbassare le tasse sono gli stessi che hanno generato il debito che pende sulla testa di ciascuno di noi.
Sono certa che i parmigiani sapranno distinguere chi pronuncia slogan da campagna elettorale da chi con serietà e coscienza sta cercando di fare proposte concrete a partire dalla realtà dei fatti, senza cedere alla tentazione di colpi ad effetto di berlusconiana memoria.
Maria Teresa Guarnieri
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