
09/08/2014
ACCADDE OGGI: 9 Agosto 1969, il massacro di Bel Air.
La notte del 9 agosto 1969 Sharon Tate, attrice e moglie del regista Roman Polanski e all’ottavo mese di gravidanza, è uccisa insieme Jay Sebring, Wojciech Frykowski, la fidanzata di questi Abigail Folger e Steven Parent.
Responsabili degli omicidi furono ragazzi poco più che ventenni facenti parte della setta, “La Famiglia”, di Charles Manson già accusato di satanismo e condannato per i più svariati reati. Il luogo della strage fu la villa al numero 10050 di Cielo Drive, nella zona di Bel Air a Los Angeles, dove da qualche mese Tate viveva col marito – in Europa per ragioni di lavoro in quei giorni d’Agosto Polanski scamperà alla strage. Sharon Tate fu l’ultima ad essere uccisa, mentre pregava gli assassini di risparmiarla per via del bambino la cui nascita era imminente. Le ultime parole che le vennero rivolte furono: “Donna, non ho nessuna pietà per te”. Fu pugnalata 16 volte. Il referto dell’autopsia stabilirà che 5 ferite risultavano fatali. Dopo questo gli assassini coprirono la testa di Sebring con una salvietta, e usando una corda la legarono al corpo della Tate. Infine usarono il sangue della Tate per scrivere la parola “pig” (porco) sulla porta d’ingresso dell’abitazione.
Nei mesi successivi i responsabili vennero individuati e processati. Charles “Tex” Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel, Linda Kasabian e Charles Manson, mandante delle strage, furono tutti condannati alla pena di morte, poi commutata in carcere a vita, ad eccezione della Kasabian, che assistette agli omicidi senza macchiarsi di fatti di sangue e a cui fu offerta l’immunità a fronte della testimonianza resa per risolvere il caso. Convinto dello scoppio di un’imminente guerra razziale che avrebbe causato il rovesciamento dell’establishment, e animato da risentimento personale verso il precedente abitate della villa a Cielo Drive, che a suo dire non l’aveva supportato sufficientemente per farlo entrare nello show business, Charles Manson ordinò il massacro.
Alessandro Guardamagna