Terzo Settore, via libera del Senato alla riforma

SMA MODENA
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All’indomani dell’approvazione da parte di Palazzo Madama della nuova legge di regolamentazione del Terzo Settore, il Sì al provvedimento è positivamente accolto e commentato dal senatore Pd Giorgio Pagliari.

“Con questo provvedimento si offrono nuove opportunità e possibilità a quanti credono che il fare impresa possa andare di pari passo con la solidarietà e l’attenzione ai più svantaggiati – ricorda Pagliari – Il tutto con misure che aiuteranno a fare chiarezza e a porre paletti utili a garantire quanti basano realmente la loro attività su questi valori E l’impresa sociale, dopo tante parole, diventa una bella realtà”.

Un riferimento agli articoli che stabiliscono la possibilità di fare impresa sociale in con modalità diverse dalla cooperazione (ad esempio Srl o Spa). “Il passaggio è fondamentale perché inserisce in un quadro giuridico chiaro questo importante settore della nostra economia – afferma Pagliari – Ora il Terzo Settore ha una definizione chiara, precisa, non equivocabile. Non ci potranno più essere dubbi. Facciamo chiarezza in un ambito che, negli ultimi anni, ha conosciuto un continuo sviluppo”.

Novità giudicata dal Sen. Pagliari di assoluto rilievo è il ritorno del Servizio civile su basi nuove. “Un sostegno importante per molte realtà – ricorda Pagliari – oltre che una occasione di arricchimento personale per quanti prendo parte. Come è importante sia prevista la possibilità, per i giovani dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio in altri paesi dell’Unione Europea per iniziative riconducibili alla promozione della pace e della non violenza e alla cooperazione allo sviluppo. Una occasione per incontrare e conoscere le culture della nostra Europa”.

Il Sen. Stefano Lepri, relatore della riforma a Palazzo Madama, aveva incontrato nelle scorse settimane esponenti del mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale parmigiana in occasione della sua visita in città, legata alla partecipazione ad un incontro del ciclo “Ripartiamo? La politica a Parma e non solo…”.