M5S: “Torregiani corresponsabile per il mostro Iren”. La replica

SMA MODENA
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Il Consigliere Torregiani nell’ultimo Consiglio Comunale ha affermato, riferendosi ad Iren, “non vorrei chiamarlo mostro ma è un quasi mostro, che è  l’azienda, la Multiutility così grande” e, ancora, “da questo banco io avevo interrogato il Sindaco perché avevamo poche azioni” “noi contiamo poco dentro Iren, i reggiani contano di più”.

Peccato che il 20 Gennaio del 2009 lo stesso Torregiani abbia approvato – insieme a tutti i suoi colleghi – la delibera n.4 avente ad oggetto “Approvazione degli atti relativi all’operazione di aggregazione di Enìa S.p.A. con Iride S.p.A. e provvedimenti conseguenti”. Scena già vista su altre materie: prima si è a vota favorevolmente e poi si critica quanto approvato, come se non si avessero responsabilità.

Caro Consigliere Torregiani, lei è corresponsabile della creazione del “quasi mostro” che è Iren come lo è tutto il suo Partito Democratico che lo ha voluto dai territori di Reggio Emilia, Piacenza, Genova e Torino.

Ora può minacciare denunce a destra a manca, con il solito intento intimidatorio tipico di chi non ha argomenti, ma “verba volant ma inceneritore continua a incenerire”.

 

Lucio Attilio De Lorenzi
Alfonso Feci
Consiglieri Comunali
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La replica di Torregiani: «Che ero stato “attenzionato” dai grillini di Parma l’avevo capita. Il battesimo di fuoco che mi hanno riservato non può che essere collegato al loro non voler ammettere che sono stati altri – ed in particolare il gruppo Pd della precedente tornata amministrativa del quale mi onoro di aver fatto parte – a denunciare i problemi veri della amministrazione Vignali e di questa città. Ed a proposito di quanto mi si vorrebbe accusare questa volta, consiglierei Feci e De Lorenzi, invece di citare qualche delibera singola, di andarsi anche a leggere gli atti delle sedute del consiglio comunale.
Forse capirebbero che per procurare, sui mercati internazionali, l’energia necessaria alle aziende ed anche alle nostre famiglie è necessario unificare le piccole utilities in aziende più grandi; per questo abbiamo votato la fusione di Enia ed Iride in Iren, ma, contestualmente, abbiamo anche sempre chiesto che fosse conservata una forte presenza pubblica in queste aziende e, per Parma, che si mantenessero in proprietà comunale le azioni Iren. Cosa che non è stata fatta, perché l’amministrazione Vignali ha sperperato le azioni mettendole a garanzia e saldo dei numerosi debiti contratti. Ed in questa ottica i reggiani, che hanno conservato più potere, contano ancora molto di più di noi.
Ma a proposito di Iren: quali sono state le battaglie che il sindaco di Parma, nella sua veste istituzionale, ha combattuto in questi tre anni? Noi siamo del parere che si sia sentito molto poco, che nei confronti di questo gigante non abbia mai alzato la voce per difendere gli interessi veri di Parma e che si sia accontentato di qualche sponsorizzazione di piccolo cabotaggio».