Una lavanderia industriale dentro il carcere di via Burla

Procede l’attività del progetto in favore dei detenuti: al seguito della chiamata di interesse è stata definita la rete di Aziende per l’avvio di una attività di lavanderia industriale all’interno del Penitenziario di Parma

SMA MODENA
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Il progetto “Sprigioniamo il lavoro” entra nel vivo: al seguito della chiamata di interesse è stata infatti definita la rete di aziende per l’avvio di una attività di lavanderia industriale all’interno del Penitenziario di Parma: la compongono cinque aziende, Gruppo Gesin Proges, Coop. Sociale Biricca, G.S.G. s.r.l., Multiservice Soc. Coop. e Bowe 2014 s.r.l.s, che prenderanno in carico la gestione della lavanderia interna al penitenziario assumendo 8 detenuti, con la previsione di arrivare a 16 entro la fine del 2017.

Le cinque realtà imprenditoriali confluiranno in una Newco che avrà come obiettivo quello di lavorare 14 mila chili di biancheria a settimana per strutture alberghiere e sanitarie.

La Newco si farà inoltre carico della copertura dei costi derivati dall’inserimento all’esterno del carcere di 7 detenuti all’anno in tirocinio formativo nelle aziende partner e del finanziamento di progetti ed iniziative a favore dei detenuti anziani e disabili che non possono partecipare alle attività lavorative per motivi di salute ed età avanzata.

L’importo complessivo del progetto prevede un investimento di oltre 500 mila euro, per il quale è stato determinante il ruolo della Fondazione Cariparma (che, a beneficio della Amministrazione penitenziaria, contribuirà con 350mila euro sostenendo le spese per l’acquisto dei macchinari industriali e l’adeguamento degli impianti energetici) e delle aziende, che investiranno ulteriori 150mila euro per il completamento dell’allestimento della lavanderia.

Il quadro dell’accordo è stato raggiunto dopo mesi di confronti e valutazioni che sono stati condotti dal Garante dei detenuti del Comune di Parma Roberto Cavalieri, dal direttore del carcere Carlo Berdini e dal Presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei.

L’iniziativa Sprigioniamo il lavoro – che vuole dare concreto sostegno a progetti che si propongano di offrire occupazione ai detenuti del carcere di Parma attraverso il coinvolgimento degli imprenditori e artigiani del territorio locale e nazionale – era stata lanciata lo scorso marzo nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati. Sostenuta dai sottosegretari del Ministero della Giustizia Gennaro Migliore e Cosimo Maria Ferri nonché dal Capo del Dipartimento della amministrazione penitenziaria Santi Consolo; hanno anche aderito la Confederazione nazionale dell’artigianato di Parma e l’Unione parmense degli industriali.

L’accordo porta il carcere di Parma su un piano di rilevante importanza nel contesto regionale dell’Emilia-Romagna sotto il profilo delle opportunità di lavoro offerte ai detenuti rispondendo così al mandato istituzionale della giustizia in ambito penale che è quello del recupero attraverso il lavoro.