Vagnozzi: “Mi ritengo offeso”. La replica di Zanacca e Lavagetto

SMA MODENA

In seguito alla “denuncia al Prefetto” (clicca qui) annunciata dai dirigenti di “Prima Parma”  Giampaolo Lavagetto e Cecilia Zanacca per la presunta mancata risposta in merito alla petizione sui problemi della sicurezza, interviene il Presidente del Consiglio Marco Vagnozzi con la presente nota:

Apprendo da notizie stampa della denuncia, da parte di Cecilia Zanacca e Giampaolo Lavagetto di “Prima Parma”, al Prefetto per “il comportamento grave e scorretto tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale di Parma” ovvero il sottoscritto.

Rimango basito da quanto affermano la Cecilia Zanacca (ex candidata nel 2012 nella lista Civiltà Parmigiana) e Giampaolo Lavagetto (ex Assessore di Parma, ex Forza Italia, ex Popolo delle libertà, ex candidato alle elezioni provinciali del 2009, ex Consigliere regionale subentrato a Luigi Giuseppe Villani nel 2013 e poi decaduto sempre nello stesso anno – chiedo scusa se ho dimenticato qualcosa) in merito al “grave e scorretto comportamento” tenuto.

Faccio presente che come riportato nel loro stesso comunicato (lettera al Prefetto n.d.r.) essi stessi affermano che il 10 settembre del 2014 si è tenuta la discussione sulla petizione da loro avanzata. Nessun altro obbligo è previsto. La mozione citata è stata una mia proposta, concordata con tutti i capigruppo, per poter effettuare una votazione in tempo successivo.

Preciso che presentare delle mozioni (e la loro tempistica) è una facoltà dei Consiglieri e non un obbligo, e che comunque si tratta di un qualcosa che andava al di là della richiesta della petizione.

Detto tutto ciò questa denuncia è assolutamente intempestiva, visto che in data 1 settembre 2015 ho inviato ai capigruppo il testo della mozione da me predisposta sulla base del testo della petizione, che nella seduta dei Capigruppo del 10 settembre (giovedì scorso), alla presenza dei Capigruppo Bosi, Buzzi, Cattabiani, Dall’Olio e Pellacini, abbiamo discusso e deciso di far convergere questa mozione insieme alle altre due sul tema sicurezza, proposte dai Consiglieri Manno, Ghiretti e gli altri capigruppo che le hanno sottoscritte.

In questi giorni stiamo elaborando una mozione unica e condivisa che possa far affrontare il tema in modo corale, perché la sicurezza interessa tutti noi, e tutti noi dobbiamo dare delle risposte ai cittadini.

Ovviamente avrei comunicato ai proponenti della petizione questo risultato una volta raggiunto, e non prima.

Per tutto quanto sopra esposto, mi ritengo gravemente offeso dai due sottoscrittori della denuncia, pertanto, se non ricevo scuse pubbliche e formali, mi riservo di tutelare la mia persona nelle sedi competenti e dichiaro fin da ora che l’eventuale risarcimento danni lo devolverò al Comune di Parma (se possibile al servizio sicurezza).

Dott. Marco Vagnozzi

Presidente Consiglio comunale

Comune di Parma


La sua “repentina” risposta alla nostra richiesta di intervento da parte del Prefetto di Parma al fine di vedere tutelate le richieste di oltre 2000 cittadini di Parma relativamente alla petizione “Città Sicura”, più che da portavoce dei cittadini ( ci sembra che sia questo il modo in cui si facciano chiamare gli eletti del M5S), rischia di apparire come una stizzita replica stile Prima Repubblica.  E’ davvero questo il punto cui il logorio dell’amministrazione vi ha portato ?  Speriamo davvero di no! Diversamente tutti i proclami che vi hanno portato ad amministrare la città, sarebbero svaniti nel nulla come una bolla di sapone !

Caro Presidente, a noi non interessa la polemica pretestuosa, ne tanto meno gli attacchi personali, ma il rispetto dei diritti dei Cittadini di Parma. Quello ci sta davvero molto a cuore !

Ci siamo infatti rivolti al Prefetto di Parma semplicemente perchè non avevamo avuto alcun riscontro da chi di dovere; soprattutto non l’avevano avuto più di 2000 parmigiani che, confidando nell’attuale amministrazione, avevano scelto un modo da voi caldeggiato (vedi attuale statuto comunale) per risolvere questioni particolarmente urgenti. Un anno di totale silenzio avrebbe scatenato reazioni ben più energiche di quelle da noi seguite, assolutamente in linea con quanto previsto dalla legge. Soprattutto perchè ci era parso che il suo movimento facesse di questo tema un cavallo di battaglia; non è forse vero?

Da 12 mesi le viene gentilmente chiesto dai primi firmatari della petizione di fare chiarezza sull’ iter della medesima, visto che lo Statuto impone all’Ente di fornire agli interessati, risposta ai quesiti posti. Solo ora, purtroppo a seguito di quello che abbiamo ritenuto dover fare per tutelare la fiducia ricevuta da oltre 2.000 Parmigiani, ci si risponde che la responsabilità del ritardo sembra essere dell’ intero Consiglio Comunale. Soprattutto, apprendiamo che in modo unilaterale si è deciso, senza interpellare gli interessati, di sciogliere la petizione in una unica seduta con altre iniziative dei Consiglieri, cosa che non ci sembra rispettosa dei cittadini firmatari ne dello stesso Statuto.

Naturalmente agendo nell’interesse dei cittadini di Parma, siamo ancora assolutamente pronti a riprendere il discorso in modo costruttivo con lei e con tutto il Consiglio Comunale, a patto che tutto si svolta con la massima urgenza e condivisione. A tale proposito, ci sembra doveroso che i primi firmatari della petizine siano invitati nella sede di quella che lei ha annunciato essere la prossima discussione della mozione, al fine di potere illustrare ai consiglieri il punto di vista degli oltre 2.000 parmigiani firmatari.

E’ forse pretendere tropppo ?

P.s.: Relativamente alle sue note su Cecilia Zanacca – da sempre molto impegnata sia nel sociale che nel volontariato (vedi ANDOS PARMA e la recente apertura di una onlus a Salerno !!) e Giampaolo Lavagetto (vedi il lavoro svolto al settore scuola e servizi per l’infanzia per i quali ancora oggi riceve solo complimenti) riteniamo fuori luogo e gratuito il suo tentativo di sminuire le loro figure.

Cecilia Zanacca – Giampaolo Lavagetto