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26/07/2010
h.16.40
Matteo Caselli, Consigliere Comunale del Partito Democratico, interviene sui tagli del Governo al sistema universitario e la mobilitazione in atto nell’ateneo di Parma.
“Da molti mesi tanta parte del nostro Ateneo è mobilitata contro la Riforma Gelmini.Tante sono state le proteste nel recente passato che si sono svolte anche a Parma e altre se ne svolgeranno in questi giorni, come ad esempio il presidio di domani in occasione della seduta del Senato Accademico davanti a Giurisprudenza.
Le incertezze sul futuro dell’Università del nostro paese alla luce dei drammatici tagli imposti dal Governo sono assai gravi. Ovviamente queste valgono anche per Parma.
Il prossimo anno accademico è legato ha profonde incertezze, tanto che vi è ancora la possibilità che possa non partire. Lo stesso discorso,ovviamente, può essere fatto per l’offerta formativa proposta, dal momento che tanti ricercatori, come loro diritto, a fronte dei tagli del Governo potranno decidere di non tenere corsi di insegnamento a titolo gratuito.
Penso che anche l’Amministrazione Comunale debba farsi carico di queste serie difficoltà. Debba dare rappresentanza alle preoccupazioni del mondo universitario parmigiano e chiedere con forza al Governo di riconsiderare la scellerata politica di tagli portata avanti fino ad ora. Anche alla luce del ruolo che per tutti ha l’Università per lo sviluppo e il rilancio del sistema economico della nostra città.
E’ necessario sapere, ad esempio, se le difficoltà attuali dell’ateneo porteranno ad una riduzione dell’offerta formativa. Per questo – conclude il Consigliere Comunale del Partito Democratico- con una comunicazione urgente nel prossimo Consiglio Comunale di mercoledì chiederò al Sindaco di farsi portavoce del malessere di Parma per le politiche del Ministro Gelmini.
Il solito ritornello del presunto civismo di questa Amministrazione vale anche e sopratutto per vicende come queste: il Sindaco Vignali ascolti il mondo universitario di Parma e abbia il coraggio di chiedere al Governo a nome di Parma di fermarsi e cambiare rotta.”