Villani boccia i bilanci Ausl

SMA MODENA

21/09/2011
h.17.10

“Dal punto di vista economico finanziario, il servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna è un malato che non riesce a guarire perché non è curato con la terapia adeguata continuando ad essere sottoposto a palliativi che nascondono le criticità ma non risolvono i veri problemi”.
Con questa metafora il Presidente del Gruppo PDL in Regione Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, ha commentato la relazione annuale della Giunta regionale relativa ai bilanci delle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna che è stata presentata nell’ultima seduta della Commissione Politiche per la Salute dell’Assemblea legislativa regionale.
Secondo l’esponente PDL: “I palliativi sono gli ammortamenti attraverso i quali si riesce a far tornare in equilibrio i bilanci di tutte le AUSL e le Aziende ospedaliero universitario sotto l’aspetto puramente contabile, mentre invece la spesa sanitaria reale continua a salire perché non si mette seriamente mano alla riduzione degli sprechi e delle incongruenze presenti praticamente ovunque in questa regione.
Oltretutto, nonostante i costi continuino ad aumentare non vi sono riscontri che queste maggiori spese vadano a migliorare i servizi sanitari, anzi, sembra proprio che questi diminuiscano sia in qualità che quantità. La continua rincorsa a tappare i buchi della spesa sanitaria regionale, come è stato fatto in fase di programmazione 2010 integrando le risorse messe a disposizione per l’Emilia-Romagna dal Servizio Sanitario Nazionale con 205 milioni ulteriori prelevati dal bilancio regionale, non può continuare all’infinito.
Occorrerebbe razionalizzare per ridurre al minimo quelle criticità che creano spese improduttive liberalizzando risorse per sviluppare la stessa sanità regionale a favore dei pazienti utenti e dei loro famigliari. Si dovrebbe invece puntare ad una sanità realmente più autosufficiente dal punto di vista finanziario che non sopravviva solo grazie a risorse che vengono sostanzialmente sottratte ad altri settori sui quali si dovrebbe invece investire molto soprattutto in tempo di crisi.
Mi riferisco in particolare ai servizi alla persona ed allo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio. Peraltro proprio il PD che a livello nazionale protesta perché il governo farebbe troppo poco per favorire la crescita economica del Paese, in Emilia-Romagna, dove amministra, toglie risorse allo sviluppo”.