“Vogliono farci cadere”

SMA MODENA

26/07/2012

Intervista al sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Beppe Grillo ha scritto che il M5S è sotto un plotone di esecuzione… tu, nel tuo ruolo di sindaco di Parma, ti senti sotto tiro?
Diciamo che l’attenzione mediatica dedicata all’Amministrazione comunale di Parma è stata sicuramente fuori misura. Sì, è vero, la città sta vivendo una situazione delicata, possiamo paragonare Parma ad una “piccola Italia” perchè abbiamo avuto i debiti, gli scandali, una malagestione… però l’attenzione nei nostri confronti è stata troppa. Il M5S oggi è accreditato di un consenso del 21% a livello nazionale; è evidente che noi siamo sotto tiro e che ci debbano fare cadere perchè se noi cadiamo a Parma loro potranno dire: “Ecco, vedete, il M5S ha fallito: i partiti sono meglio”.
Nelle prime due settimane scrivevano di noi quotidianamente il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, la Stampa… mi facevano notare che SkyTG24 apriva la sua edizione denunciando che a Parma mancava ancora un assessore. Non capisco cosa possa importare ad un TG nazionale che a Parma fosse ancora vacante una casella della giunta… è una notizia fuori scala! Fin che si parlava di scandali ci stava che i TG nazionali si interessassero di Parma, ma questa della carenza di un assessore era proprio una notizia irrilevante.
Adesso l’attenzione è calata, con l’eccezione di qualche giornale nazionale che insiste perché è pagato per farlo. Stiamo tornando ad un livello che per noi è quello locale.

Come valuti l’atteggiamento fin qui dell’informazione locale?
L’informazione locale ha sicuramente tante sfumature. I siti online hanno un’attenzione corretta, salvo alcuni che fanno un’informazione parziale e faziosa. A me stanno bene le critiche, le discussione di merito, ma “comparare le mele con le pere” solamente per fare un titolo e sminuire un atto o una decisione è un comportamento scorretto.

Ormai hai terminato gli incontri di presentazione con i cosiddetti “poteri forti” della città. Come ti hanno accolto?
A parte una base di diffidenza iniziale (che ci poteva stare) della serie “Oddio, adesso chissà cosa faranno questi?”, penso abbiano capito quello che hanno capito i cittadini, ovvero che non vogliamo distruggere niente ma governare in modo diverso dagli altri e gestire correttamente il Comune a vantaggio dei cittadini. L’interesse comune è quello di lavorare tutti insieme.
Come c’è stata una percentuale di elettori che ha votato me piuttosto che Bernazzoli, ritengo che tale percentuale possa riscontrarsi anche all’interno dei cosiddetti poteri forti e delle associazioni.
Di poteri forti ce ne sono alcuni a favore e altri contro… e penso tutto ciò si veda.

Se dovessi mettere in ordine i problemi principali del Comune quale graduatoria stileresti?
Il più grosso problema della città è ovviamente quello del debito e non tanto come entità dello stesso ma come possibilità di terminare delle opere e metterne in sicurezza altre. Il Governo Monti sta sottraendo dei soldi ai Comuni ma ci darà una mano sul tema delle partecipate perché entro il 30 giugno del 2013 dovremo decidere quali società dovranno essere reinternalizzate oppure esternalizzate e vendute.
Poi c’è il tema dell’emergenza sociale determinata dalla crisi: sono in aumento le richiesto di sostegno (case, assegni familiari…) sia presso i Poli sanitari che direttamente in Comune. Dobbiamo adeguare il modello di Parma alle nuove esigenze e al nuovo modello sociale che sta avanzando.
Tutti gli altri problemi della città sono una conseguenza dei due sopracitati.

In questi primi due mesi da cosa avremmo dovuto capire che Parma è amministrata da una Giunta a 5 Stelle?
Innanzitutto penso che serva un po’ più di pazienza. In questi due mesi abbiamo lavorato molto per comporre una giunta che se non è stata criticata vuol dire che è valida, considerato che l’avranno vivisezionata al microscopio.
Abbiamo puntato sulla trasparenza. Agli occhi di tutti è passato come un fatto scontato avere consentito la diretta streaming fin dal primo consiglio comunale… e pensare che per anni ci sono state battaglie perché non volevano permettere neppure le riprese delle sedute con una telecamera.
Abbiamo poi impostato una comunicazione più diretta attraverso dei messaggi proposti ai cittadini direttamene tramite youtube. Vogliamo mettere nelle condizioni i cittadini di rendersi conto di quello che stiamo facendo e di quello che non stiamo facendo, senza filtri.

Quanta credibilità ti stai giocando nella partita dell’inceneritore?
La partita dell’inceneritore è molto importante. In campagna elettorale abbiamo sempre detto che avremmo fatto il massimo per non farlo accendere. Stiamo aggredendo il problema da più punti di vista, che però non siano la rottura o il “contro a prescindere”, ma cercando di convincere che l’inceneritore non è il sistema corretto.
Esso si può fermare gestendo il suo costo. Di penali non ce ne sono, c’è solo il costo sostenuto da una società che è quotata in Borsa. Questo è l’unico punto da affrontare.
Ci hanno raccontato per anni che con l’inceneritore in funzione avremmo risparmiato ma i numeri che abbiamo comunicato (ndr forniti da Iren all’assessore Folli – leggi -) dimostrano che i costi rimarranno gli stessi di oggi. Era quindi una frottola che i cittadini di Parma avrebbero pagato tariffe più basse. Sulla base di questo non crediamo neppure alle altre loro rassicurazioni sulla gestione dell’inceneritore e sul suo impatto ambientale.
Puntiamo ad una soluzione condivisa con Iren, con la Provincia e con i Comuni del territorio per una non apertura del forno e una riconversione immediata del cantiere. Le soluzioni temporanee ci sono e abbiamo ripreso i contati con l’azienda olandese.
Nel più breve tempo possibile illustreremo quale potrà essere una concreta via d’uscita.

Andrea Marsiletti

___

RILEVAZIONE PARMARATING:
Sei favorevole o contrario
alla proposta del M5S di
riconvertire il cantiere
dell’inceneritore di Ugozzolo?
Registrati e vota!