
Il 23 luglio 2011 muore a Londra Amy Winehouse.
Alle 15:53 la cantante viene trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square. Il personale medico delle due ambulanze accorse immediatamente sul posto non può che constatare il decesso: l’autopsia eseguita il 25 luglio non ha chiarito le cause. Dopo ulteriori esami tossicologici e istologici, il 24 agosto 2011 un portavoce della famiglia rende noto che «le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti, solo tracce di alcool, ma non in misura tale da poter stabilire se e fino a che punto l’alcool abbia influito sulla sua morte».
Subito dopo la notizia migliaia sono i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social network e davanti alla sua casa. Il cantante jazz Tony Bennett ha dichiarato: “Era in difficoltà in quel momento perché aveva un paio di impegni, e lei non riusciva a tenere il passo. Ma ciò di cui la gente non si rendeva conto in quel momento è che lei sapeva, sapeva che era in un sacco di guai, che non stava vivendo. E non era la droga. Era alcool verso la fine… è stata una cosa triste perché lei era l’unica cantante che cantava davvero, quello che io chiamo il “modo giusto”, perché era una grande cantante jazz-pop… Era davvero una grande cantante jazz, una cantante jazz vera…”.
Amy Winehouse aveva 27 anni ed è dunque andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta maledizione del 27, in quanto morti proprio a quell’età. Le esequie sono state celebrate il 26 luglio con rito ebraico al Golders Green Crematorium, situato a nord di Londra e le ceneri, dopo essere state unite a quelle della nonna Cynthia, morta di cancro polmonare nel 2006 e adorata dalla cantante, sono state disperse allo Edgwarebury Jewish Cemetery, il cimitero ebraico situato a Edgware, nel quartiere di Barnet, alla presenza di genitori, parenti, amici, del produttore e cantante Mark Ronson e della cantante Kelly Osbourne.
Il 27 ottobre 2011 sono stati resi noti gli esiti degli esami tossicologici, che hanno rivelato la presenza di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito per la guida. Viene reso noto che la morte è stata causata da uno shock chiamato “stop and go”, ovvero dall’assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
Amy Jade Winehouse, più nota come Amy Winehouse (Londra, 14 settembre 1983 – Londra, 23 luglio 2011), è stata una cantautrice, stilista e produttrice discografica britannica.
Ha debuttato nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, per l’etichetta discografica Island, l’album di debutto “Frank”, che riscuote un buon successo di pubblico e critica. Il vero successo arriva nel 2007, con l’uscita del secondo album “Back to Black”, che trainato da singoli come “Rehab”, “Love Is a Losing Game” e l’omonima traccia “Back to Black” ha scalato le classifiche mondiali, ottenendo un successo che l’ha portata alla vittoria di cinque Grammy Awards.
Intanto, l’artista ha fatto spesso parlare di sé per gravi problemi legati a droga, alcol e disordini alimentari che l’hanno portata a ritardare la realizzazione del suo terzo album fino alla prematura morte, avvenuta nella sua casa, a Londra. Assieme a Duffy ed Adele, era considerata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco, della quale è ritenuta la precorritrice.