
Ha fatto bene il segretario Lorenzo Lavagetto a lanciare oggi il tema delle primarie. Lo ha fatto nel modo più giusto possibile e cioè pubblicamente, dopo averne parlato in Direzione provinciale. E’ la proposta che da tempo discutiamo nei circoli Pd della città e che ora, all’indomani delle amministrative, trova nuove ragioni e nuovo vigore.
Non mi dilungo sui giudizi dell’esito del voto già contenuti nella dichiarazione del segretario cittadino, mi interessa invece parlare di Parma anzi preparare al meglio Parma alla sfida del 2017 e per farlo bene è necessario partire ora, dotarsi adesso e non dopo il referendum o la prossima primavera, degli strumenti e del progetto che servono, insieme al candidato o alla candidata alla guida della città.
E non c’è via più adeguata delle primarie: strumento di coinvolgimento vero dei cittadini, di partecipazione autentica, di confronto anche serrato ma costruttivo delle diverse idee. Primarie aperte, anzi apertissime come ha scritto il segretario, primarie vere aggiungo in grado di creare quel processo di crescita democratica che vogliamo innescare a Parma. Primarie che facciano conoscere i diversi punti di vista, che traccino nuovi orizzonti e cammini comuni nel centro sinistra.
Primarie che appassionino di nuovo alla politica perché torna ad essere porta aperta alla condivisione. Lo ripeto: primarie vere, leali, trasparenti, per una città che ha bisogno di idee e lealtà, di politica utile per tutti, di innovazione, di persone che si prendono in carico non un piccolo pezzo legato ai propri bisogni ma il tutto, l’interesse generale, la visione della Parma di domani.
Saremo capaci di questo? Io credo di sì e questa è la sfida. Il Pd della città arriva a questa proposta non improvvisamente ma grazie al fare e ai confronti di questi anni.
Azzardo dicendo che ritengo che se noi abbiamo bisogno dello strumento delle primarie è questa una necessità anche della città per essere messa davvero nelle condizioni di conoscere e decidere quale sia il candidato o la candidata migliore a rappresentare quei nuovi bisogni che in questi anni, bene o male, abbiamo indagato con ParMap, nuove emergenze a cui ci richiamano le camminate, nuova voglia di esserci espressa con Parma io ci sto o Open Parma.
E’ a quella voglia di mettersi in gioco che il Pd della città intende corrispondere con le primarie. Noi del circolo Oltretorrente ci siamo.
Raffaele D’Ippolito
Segretario Circolo Pd Oltretorrente di Parma