
Il 3 aprile 1883 Jesse James viene ucciso da Robert Ford.
Jesse Woodson James (Contea di Clay, 5 settembre 1847 – St. Joseph, 3 aprile 1882) è stato un criminale statunitense.
Famosissimo per la sua proverbiale mira, conobbe la vita dura e violenta del Missouri, paese di frontiera in piena Guerra di secessione. Combattè con i confederati ma divenne tristemente famoso compiendo numerose rapine a banche e treni unionisti in Missouri, Kentucky, Iowa, Texas, Mississippi, Minnesota insieme al fratello Frank, i fratelli Cole, Jim e Robert Younger, William “Bloody” Anderson, i fratelli Ed e Clell Miller, William Clarke Quantrill, Archie Clement e Dave Pool. Divenne l’icona del rancore del sud fino alla sua morte avvenuta per tradimento da parte di un neo-membro della sua banda (Robert Ford) nel 1882.
Suo padre, Robert – un coltivatore di canapa e pastore battista, migrato nel Missouri dopo il matrimonio con Zerelda Cole – morì, dopo aver intrapreso un viaggio in California, per esercitare il suo ministero fra i cercatori d’oro, quando Jesse aveva soltanto tre anni. Dopo la morte del marito Robert, Zerelda si risposò, una prima volta con Benjamin Simms, quindi con un medico di nome Reuben Samuel. Dopo il loro matrimonio nel 1855, Samuel si trasferì nella casa di James.
Jesse James aveva due fratelli: il fratello maggiore, Alexander Franklin “Frank” e una sorella minore, Susan James Lavenia.
Nella primavera del 1863 la milizia irregolare capitanata da William Clarke Quantrill si aggirava nella zona dove abitavano i James. Per questo motivo un’unità di soldati nordisti irruppe in casa James con la pretesa di sapere dove fosse Quantrill. Al loro arrivo Jesse James stava arando i campi con il dottor Samuel e ignoravano dove fosse Quantrill. I soldati presero il dottore dai campi e lo portarono presso un albero di gelso vicino al loro fienile. Gli misero una corda al collo e lo impiccarono ad un ramo, allentando la presa un attimo prima di ucciderlo. Dopodiché gli ordinarono di rivelargli dove fossero i soldati di Quantrill.
Lui non poteva dirlo per il semplice fatto che non lo sapeva. Ma non era ciò che volevano sentirsi dire i militari. Ripeterono l’atroce semi-impiccagione per altre tre volte, scorticandogli a sangue il collo con la corda. Nel frattempo altri militari spingevano su e giù per i filari di grano Jesse James, il quale era un ragazzo di soli quindici anni. Lo frustavano con delle funi e lo minacciavano con delle baionette, poi lo portarono all’albero di gelso per assistere alle torture del patrigno. Dopo aver finito di martoriare il dottor Samuel entrarono in casa e puntarono le armi sulla signora Cole, e le chiesero dove fossero gli oppositori.
La signora rispose che potevano anche ucciderla ma non gli avrebbe mai rivelato dove fossero, dato che non lo sapeva. A queste parole il capo dei soldati nordisti prese il marito lo portò fuori di casa e sparò un colpo in aria facendo credere di averlo ucciso. La signora rimase convinta di ciò per alcuni giorni, invece lo portarono con sé e lo rinchiusero in una prigione di Liberty. Una volta che i soldati si erano ritirati Jesse mostrò le cicatrici delle frustate alla madre, che scoppiò in lacrime.
Jesse disse alla madre di non piangere, poiché si sarebbe unito ai soldati di Quantrill vendicando tutte queste violenze subite dalla sua famiglia. Successivamente anche la madre e la sorella sarebbero state arrestate dai soldati federali e recluse per diverso tempo in prigione dove avrebbero anche subito vari soprusi. L’anno seguente James si unì alla banda guerrigliera di Quantrill che operava di fatto contro l’Unione.
Alla fine della guerra civile, dopo la vittoria dell’Unione, Jesse James insieme alla sua banda rapinò svariate banche in numerosi stati dell’Unione spingendosi fino al Mississippi.
Riuscì a far deragliare un treno e rubare la cassetta porta valori. In questo modo Jesse voleva far vedere alla propria gente che la guerra non era finita e che si poteva continuare a combattere utilizzando modi e sistemi diversi. Durante le sue rapine in totale uccise 12 civili oltre a svariati soldati nordisti. Per questo motivo l’esercito degli Stati Uniti tentò di catturarlo, senza tuttavia mai riuscirci.
L’inizio della fine per la banda viene storicamente fatto coincidere con il misero fallimento di una rapina a Northfield nel Minnesota, il 7 settembre 1876. La prima causa fu la momentanea assenza di Jesse, sempre molto rigoroso nel pianificare gli assalti, la cui conseguenza fu che vari membri della banda si ubriacarono prima della rapina, perdendo lucidità che sarebbe successivamente servita.
Il resto andò storto quando il cassiere Joseph Lee Heywood, mentendo, affermò che la cassaforte era protetta da un congegno; nel frattempo gli abitanti della cittadina, insospettiti, si attrezzarono e quando alcuni banditi cercarono di allontanarli, altri, tra cui il nero B. Richardson e l’ex sceriffo, capeggiarono la rivolta contro la banda. Dopo l’accaduto, il principale effetto furono le discussioni e le recriminazioni sulla responsabilità coi fratelli Younger ed il conseguente e crescente dissidio.
Il 3 aprile 1882 dopo aver mangiato a casa di Jesse James, Robert Ford, neo-membro della sua banda e il fratello Charley Ford, ormai entrato nelle grazie di Jesse, erano tutti e tre in camera da letto. Era una mattina molto afosa e Jesse si tolse il cinturone con i due revolver e li gettò sul letto coprendoli con il cappotto, lo fece perché le finestre e le porte erano aperte per il caldo e non voleva che la gente che passava per strada si insospettisse troppo vedendolo armato anche in casa.
Jesse dopo essersi accorto che un quadro appeso al muro di casa sua era storto, salì su una sedia per raddrizzarlo. I due fratelli che erano alle sue spalle ne approfittarono, dato che quella era l’unica occasione per poterlo uccidere (infatti più tardi ammisero che se avessero voluto catturarlo vivo o ucciderlo mentre era armato sarebbe stato come gettarsi in faccia alla morte).
Così i fratelli estrassero i revolver, li puntarono alle sue spalle ma solo Robert Ford gli sparò, uccidendolo, un colpo diretto alla nuca, con una Colt 45, placcata in argento, con manico in madreperla regalatagli dallo stesso Jesse. Pare che avesse ricevuto l’incarico dai Pinkertons, famosi agenti investigativi dell’epoca e da tempo alla caccia del famoso bandito fino a quel momento inafferrabile.
I fratelli Ford furono arrestati e rapidamente prosciolti ma rimase l’avversione popolare contro di loro, in particolare contro il “codardo” Robert, che fu ucciso nel 1892.