
Nell’Agosto del 1947 si concludeva il viaggio del Kon Tiki, una zattera di legno di balsa capitanata dall’antropologo norvegese Thor Heyerdahl. La zattera colpì la barriera corallina nei pressi dell’atollo di Raroia nell’arcipelago Tuamotu e qui si arenò. In 101 giorni l’imbarcazione aveva navigato per quasi 7.000 chilometri nelle acque del Pacifico dal Perù fino quasi a raggiungere Tahiti, con una velocità media di 1,5 nodi. Heyerdahl era riuscito così a dimostrare la sua teoria, secondo la quale nella preistoria uomini provenienti dal Sudamerica avrebbero potuto raggiungere e colonizzare le isole della Polinesia andando alla deriva sulle correnti oceaniche.
Il Kon Tiki, fatta di materiali indigeni e progettata secondo il modello delle zattere dei primi sudamericani, misurava 12 metri quadrati e prese il largo dalla costa peruviana a Callao il 28 aprile 1947 con un equipaggio di 6 uomini. Il viaggio avventuroso vide i membri della spedizione affrontare tempeste e confrontarsi con squali e balene prima di arenarsi a Raroia. Heyerdahl riteneva che primi abitanti della Polinesia potessero essere originari del Sud America, una teoria che contrastava con quelle fino ad allora sostenute dalla maggioranza degli antropologi, secondo cui i Polinesiani provenivano dal continente asiatico. Nonostante molti continuarono a screditare Heyerdahl, il viaggio del Kon Tiki affascinò il pubblico e il libro scritto su quell’esperienza divenne un bestseller tradotto in 65 lingue. Fu prodotto anche un documentario sul viaggio che vinse un oscar nel 1951.
Dopo la spedizione Heyerdahl compì altri viaggi archeologici da luoghi come le isole Galapagos, Isola di Pasqua e il Perù e continuò a testare le sue teorie su come i mari avessero potuto svolgere un ruolo chiave negli schemi di migrazione dei popoli antichi. Nel 1970 attraversò l’Atlantico dal Marocco alle Barbados in una barca di canna chiamata Ra II, dal nome del dio del sole dell’antico Egitto, per dimostrare che gli Egiziani avrebbero potuto avere contatti con le civiltà precolombiane. Sette anni più tardi navigò nell’Oceano Indiano con un’imbarcazione di canne costruita in Iraq per verificare come le popolazioni preistoriche della Mesopotamia avrebbero potuto avere contatti con quelle della valle dell’Indo e dell’Egitto.
Mentre le sue teorie non furono mai abbracciate dalla disciplina ufficiale, Heyerdahl rimase un personaggio popolare, in particolare nella natia Norvegia. Morì in Italia all’età di 87 anni il 18 Aprile del 2002. Il Kon Tiki, la zattera del famoso viaggio del 1947, è tuttora ospitato presso il Museo Kon Tiki di Oslo.
Alessandro Guardamagna