Cultura, De Lorenzi al Pd: “Incantatori di serpenti”

SMA MODENA
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Un Deserto. Così il gruppo consigliare del PD definisce l’eredità che questa Amministrazione lascerà al termine del suo mandato in ambito culturale. Nei deserti, si sa, può capitare di avere dei miraggi e di rimanere confusi, in particolar modo quando si cerca un’oasi di attenzione con la stagione della campagna elettorale non lontana.Così confusi da non ricordarsi nemmeno in che “deserto” ci si trova.

Si perché in quello che l’Amministrazione lascerà non ci sarà un Teatro Regio fallito, un complesso di San Paolo pericolante, un’Arena Shakespeare inaugurata ma mai completata ed un Ospedale Vecchio trasformato in albergo. Nel deserto di Parma le strutture avranno goduto di interventi di messa in sicurezza attesi da decenni e le concessioni delle strutture teatrali saranno state regolarizzate attraverso un bando pubblico, cosi come dice la legge, questa sconosciuta ai colleghi del PD.

I contributi alle realtà culturali verranno assegnati per oltre il 40% attraverso bando pubblico, lì dove fino al 2012 la percentuale rimaneva inferiore al 6%. Ci sarà quindi meno discrezionalità e più valore al merito.

Un deserto dove ci sarà il giusto spazio per i giovani creativi – come succede proprio in questi giorni con Parma 360 e Strange Days – e dove i teatri potranno basare la loro attività su contributi stabili nonostante la drastica riduzione dei trasferimenti dallo Stato al Comune. I quartieri meno centrali come il Cinghio potranno contare sul nuovo Distretto Cinematografico, mentre l’Oltretorrente potrà continuare a usufruire del Centro Lino Ventura in spazi nuovi e con strumentazioni adeguate. Le biblioteche saranno più accessibili anche nei fine settimana, grazie agli orari prolungati.

Insomma, forse alla fine si riconoscerà che Parma non è una città arida come la descrivono alcuni incantatori di serpenti che siedono in Consiglio Comunale. E forse si arriverà ad ammettere che la salvifica stagione delle piogge è già iniziata.

Andrea De Lorenzi, consigliere comunale M5S