
01/12/2009
14.00
Prosegue e si rafforza il patto interistituzionale per l’integrazione dei ragazzi stranieri nelle nostre scuole, che dal 2007, su impulso della Provincia, ha dato vita a una vasta rete di soggetti sul territorio: enti locali, università, amministrazione scolastica e istituti di Parma e del Parmense, uniti appunto nell’intento di rendere sempre più effettiva l’integrazione degli alunni stranieri nelle nostre scuole e in genere nel nostro contesto sociale.
Stamattina quell’accordo, incentrato sulla lingua italiana come prima vera porta d’ingresso nella nostra società, è stato firmato in Provincia e si è rinnovato per il quarto anno, forte dei risultati positivi conseguiti nelle precedenti annualità.
L’obiettivo di fondo rimane quello di far sì che il sistema scolastico sappia rispondere in modo sempre più calzante alla presenza ogni anno più significativa di alunni con cittadinanza non italiana negli istituti superiori di città e provincia: gli ultimi dati disponibili (anno scolastico 2008-2009) dicono che nelle scuole della provincia di Parma gli alunni di cittadinanza non italiana sono 7.417, il 13,4% della popolazione scolastica complessiva, con un incremento di quasi il 10% (9,7%) rispetto all’anno precedente.
“L’incremento del 10% solo nell’ultimo anno dimostra come questo sia un fenomeno in continua crescita. Possiamo dire che il nostro sistema territoriale ha assistito a una vera e propria rivoluzione: ciò che nelle altre nazioni europee è accaduto negli ultimi decenni, qui è infatti avvenuto in soli cinque anni. Una prova difficile a cui la nostra scuola ha saputo rispondere grazie a grandi progettualità e al lavoro di rete – ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, accompagnato da Mara Polizzi dell’Assessorato -. Un lavoro che deve continuare, visto che anche la tendenza per i prossimi anni è in aumento: già con le iscrizioni di quest’anno la previsione è quella di un ulteriore balzo in avanti dell’1.5%”.
Con il nuovo accordo, che si articola in diversi corsi per gli alunni stranieri distribuiti negli istituti del territorio, si ribadisce l’impegno a favore dello sviluppo e della certificazione delle competenze linguistico-comunicative in italiano lingua seconda, puntando soprattutto all’ottimizzazione delle conoscenze in italiano da parte degli studenti stranieri iscritti al secondo ciclo d’istruzione.
Due i livelli d’intervento: l’insegnamento dell’italiano come lingua dello studio; l’insegnamento dell’italiano a livello iniziale (per studenti che presentano problematiche formative legate al periodo immediatamente successivo al trasferimento in Italia). Al termine dell’anno scolastico gli alunni verranno sottoposti a un esame di certificazione.
Sono 325 i ragazzi stranieri che frequentano i corsi attivati in diverse scuole del territorio. “Anche quest’anno sono tanti gli alunni che partecipano ai corsi e molti di questi si sono voluti iscrivere nonostante avessimo deciso di escluderli perché avevano già raggiunto un livello alto di padronanza – ha detto Daniela Salami del Ctp Parmigianino di Parma -. Questo dimostra come i giovani stranieri siano consapevoli delle loro necessità e dell’importanza di conoscere la nostra lingua per riuscire a integrarsi al meglio”.
Parte fondamentale del progetto è la formazione dei docenti, in una fase in cui diventa sempre più necessario fornire agli insegnanti gli strumenti professionali indispensabili per far fronte alla nuova realtà multilinguistica e multiculturale della scuola. Per questo rimane centrale il ruolo dell’Università (Dipartimento di Italianistica), cui spettano specifici compiti di consulenza e monitoraggio.
L’accordo di rete avrà la durata di un anno. Oltre alla Provincia lo firmano l’Università di Parma, il Centro Territoriale Permanente Parmigianino, il Ctp di San Secondo Parmense, il Ctp di Fornovo, il Ctp di Montechiarugolo, l’Ufficio Scolastico Provinciale e diversi istituti scolastici.
“L’interazione e la collaborazione tra diverse realtà sono necessarie per sviluppare un lavoro qualificato, soprattutto in questo momento di difficoltà che sta attraversando la scuola – ha detto Maurizio Dossena dell’Ufficio scolastico provinciale -. Noi abbiamo aderito al progetto perché in questo abbiamo visto lo stile giusto del far scuola oggi: con qualità e prestando attenzione alle persone”.
“Non sono solo i ragazzi stranieri appena arrivati nel nostro paese ad aver bisogno di imparare la nostra lingua ma i dati ci dimostrano che anche tanti stranieri di “seconda generazione”, nati quindi in Italia, non raggiungono neanche un livello intermedio-basso di padronanza dell’italiano – ha spiegato Marco Mezzadri del Dipartimento di Italianistica dell’Università, che ha aggiunto: “non esiste un intervento “centrale” che permetta di affrontare il problema: ecco perché è ancora più importante questo lavoro di squadra che promuove le pari opportunità degli studenti stranieri.”
“È un’iniziativa che va a supplire carenze più alte – ha ribadito il preside della Facoltà di Lettere dell’Università Roberto Greci -. Un progetto dunque importante i cui risultati sono già visibili: sono infatti molti gli studenti stranieri che studiano nella nostra università”.
LE SCUOLE CHE HANNO ADERITO
Scuole secondarie di secondo grado di Parma
ITC “Bodoni”, Istituto “P.Giordani”, Itis “L. Da Vinci” Parma, Itc “Melloni”, Liceo Scientifico “G.Marconi”, Istituto Magistrale “A. Sanvitale”, Istituto D’Arte “P.Toschi”, Liceo Scientifico “G. Ulivi”, Polo Agro Industriale (Itas Bocchialini), Ipsia “Levi”, Liceo Europeo, Liceo Paritario della Comunicazione “Porta” e Itg Rondani.
Scuole secondarie di secondo grado della provincia
Istituto d’istruzione superiore “Zappa-Fermi” di Borgotaro; Itis “Berenini” di Fidenza, Istituto tecnico “Nostra Signora del Sacro Cuore” di Traversetolo, Istituto d’istruzione superiore “Paciolo-D’Annunzio” di Fidenza, l’Itsos Fornovo, Polo Agro Industriale (Itis “Galilei” San Secondo Parmense, Ipas “Solari” di Fidenza).