
In una conferenza stampa presso la sede dei Nuovi Consumatori due genitori di Parma (che hanno chiesto ai giornalisti di rimanere anonimi) hanno denunciato un fatto a loro dire gravissimo di cui sono stati vittima.
Il loro bambino di 12 anni aveva dichiarato alla scuola che il giorno prima, mentre si trovava al computer a guardare un film anziché fare un compito di geografia, il padre lo aveva preso per il collo e buttato sul letto, poi lo lasciò andare perchè stava per soffocare.
Alla luce di questa segnalazione il Comune di Parma predispose “la permanenza del minore in un centro di pronta accoglienza” per maltrattamenti in famiglia. In pratica lo prelevarono all’uscita della scuola.
La mamma ha dichiarato in conferenza stampa che non sapeva nulla di questo provvedimento, che aspettava a casa il bambino per il pranzo, e non vedendolo tornare, si preoccupò tantissimo e iniziò a cercarlo. Dopo due ore di assenza di notizie, è arrivata una telefonata dal Comune di Parma che invitava i genitori a recarsi nel pomeriggio in Municipio. In quella sede i funzionari comunali spiegarono al Comune di Parma cosa era successo.
Il padre ha detto ai giornalisti di avere sculacciato il piccolo perchè non studiava, “come credo facciano tanti genitori, nulla di più”.
Sta di fatto che dopo soli due giorni il Comune di Parma ha revocato il provvedimento perchè non sussistevano più le motivazioni per il prelievo del bambino.
Successivamente anche il Tribunale ha archiviato la segnalazione che era stata inviata dal Comune di Parma.
“Come è potuto accadere un fatto del genere? Sono una mamma a cui è stato preso il bambino per fatti inesistenti senza aver compiuto alcuna verifica… al punto che dopo due giorni ci hanno restituito il piccolo. In due giorni non eravamo più genitori pericolosi?” ha detto la mamma, annunciando una causa di risarcimento danni contro il Comune.
L’assessore Laura Rossi ha reso noto che a fronte della segnalazione scritta e delle dichiarazioni del bambino se il Comune di Parma non fosse intervenuto sarebbe stato inottemperante. PrD