Bonaccini: “Con Pizzarotti si doveva creare un laboratorio”

Dopo le parole di ieri su Pizzarotti (clicca qui) del sindaco di Bologna Merola oggi anche il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini è intervenuto per commentare il risultato del ballottaggio di Parma affermando che il PD locale avrebbe dovuto creare un “laboratorio nazionale con chi aveva sbattuto la porta in faccia a Grillo con motivi molto evidenti e che però non era andato a destra”. (leggi: Il centrosinistra di Parma ce la fa ancora a perdere e mette a segno la sconfitta più colpevole (di Andrea Marsiletti)

Bonaccini ha continuato dicendo: “In primo luogo noi abbiamo bisogno di fare un ragionamento serio su come il PD si posizioni dal punto di vista nazionale verso la società. Sento, registro, che ci sono pezzi di società che stanno voltandoci le spalle”.

Questa volta, ha detto, c’è stata “un’astensione che colpisce in particolare noi. Peraltro con un voto che quando è uno a uno, o di qua o di là, porta gli avversari seppur non coincidenti a coalizzarsi contro il PD. Mi pare che anche i numeri dei 5 Stelle dicano per quella parte che è andata a votare soprattutto questo. Cioè che abbia preferito tra noi e la destra scegliere i candidati di destra”.

Per questo Bonaccini ha invitato “a fare una riflessione seria. Perché si andrà a votare alle elezioni politiche tra non troppi mesi. C’è il tempo per reagire ma non bisogna sbagliare l’analisi e questo credo ci impegnerà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”.


Dopo aver constatato per quattro anni, attraverso il gruppo consiliare Pd, l’operato del sindaco credo non ci fossero le condizioni per un laboratorio nazionale con Pizzarotti” commenta il segretario provinciale Gianpaolo Serpagli.

“Se quest’idea – argomenta – fosse stata prospettata con tempi e modi ragionevoli, magari avremmo potuto farci capire dai cittadini. A mio modo di vedere, però, le differenze di programma e di fatto con Pizzarotti sono state sostanziali. E aggiungo che da parte del primo cittadino non vi è stata alcuna apertura: ha ribaltato molte colpe sul Governo e si è schierato per il no al referendum costituzionale”.

“Abbiamo perso – continua il segretario – e il presidente Bonaccini non sarà certamente l’ultimo a dire come si sarebbe potuto agire. Visto il suo ruolo sarebbe potuto intervenire, se lo riteneva opportuno. Non siamo il Movimento 5 Stelle, siamo più ‘complicati’ per fortuna e abbiamo bisogno di tempo per elaborare dei percorsi. In questa caso, possiamo dire che quello del Pd cittadino non ha funzionato: siamo usciti sconfitti”.

Però adesso “più che discutere di questi temi, servirebbe analizzare la società di Parma e capire perché i cittadini da 25 anni non ci votano più alle elezioni per il Comune”.

Serpagli commenta poi l’attacco di Scarpa al Pd, visti gli appoggi espliciti a favore di Pizzarotti da parte del primo cittadino di Bologna Merola: “Ho stigmatizzato più volte le dichiarazioni del sindaco Merola ma credo che i i suoi interventi abbiano avuto un impatto pari a zero sul voto. La tattica di Scarpa è stata tenere prima il Pd lontano e ora dare tutta la colpa della sconfitta al Partito democratico. Posso capire l’amarezza legata alla sconfitta, ma non mi pare una posizione corretta”

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