Siamoeuropei: da Parma sostegni all’invito di Carlo Calenda

SMA MODENA

Ci sono due diversi e contrapposti modi di affrontare le ormai imminenti elezioni europee. Si può optare per un ritorno alle piccole patrie, alle chiusure nazionalistiche, alla permanente conflittualità e inimicizia con quanti, invece, condividono la fortuna di essere europei.

Oppure decisamente e orgogliosamente affermare: Siamo Europei.

Il destino dell’Europa è il destino dell’Italia  protagonista dell’evoluzione del progetto europeo, da portare avanti fino al conseguimento degli Stati Uniti d’Europa.

Ma come ogni costruzione umana, anche l’Unione è reversibile se non si è pronti a combattere per difenderla e farla progredire.

L’Europa è infatti investita in pieno da una crisi profonda dell’intero Occidente. La velocità del cambiamento innescato dalla globalizzazione ha scosso profondamente la fiducia dei cittadini nel futuro. L’incapacità di gestire i flussi migratori provenienti dalle aree di prossimità ha messo in crisi l’idea di società aperta. Ne è uscita indebolita la fiducia nelle istituzioni e nei valori delle democrazie liberali.

Per la prima volta dal dopoguerra esiste il rischio concreto di un’involuzione democratica nel cuore dell’Occidente. La battaglia per la democrazia si giocherà in Europa, e gli esiti non sono affatto scontati.

L’obiettivo non è conservare l’Europa così come è, ma rifondarla per riaffermare i valori dell’umanesimo democratico in un mondo profondamente diverso rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni.

La permanenza dell’Italia nell’UE e nell’euro è a rischio. Le rassicurazioni di chi fino a ieri predicava l’uscita dalla moneta unica e ancora oggi si ispira apertamente a leadership non democratiche straniere, non hanno alcuna credibilità.
Non bastano dichiarazioni di intenti, servono vere politiche per la crescita e il progresso sociale capaci di ridurre il divario, significativamente aumentato negli ultimi trent’anni con gli altri grandi paesi dell’Unione. Se così non sarà, la nostra permanenza nell’euro e nell’UE diverrà davvero insostenibile. 

Lo spettro di una nuova recessione si sta affacciando in Italia, mentre le prospettive dell’intera economia mondiale sono più incerte. Il nostro Paese non è più in sicurezza.

Le prossime elezioni europee saranno quindi il momento decisivo per dimostrare che vogliamo rimanere saldamente in Europa e in Occidente.

Per questo è necessario porre al centro della campagna elettorale il rilancio dell’idea di Europa e la ricostruzione della fiducia nelle sue istituzioni. Ma nessuna sfida si vince giocando solo in difesa. Per questo la convergenza tra le forze europeiste si deve fondare su priorità forti e condivise.

Le nostre priorità per una Europa nuova, che offriamo alla discussione e al dibattito, sono:

  1. Gestire le trasformazioni epocali:
  2. Unire le forze europee per essere più forti nel mondo. 
  3. Equilibrare i conti pubblici, rafforzare il bilancio europeo,. 
  4. aumentare la solidarietà fra gli stati, difendere il welfare, accorciare le disuguaglianze. Conseguire una leadership scientifica europea. 
  5. Rifondare l’Europa assieme ai grandi stati fondatori e a quanti altri condividono questi orizzonti. 
    Nella consapevolezza dell’importanza del momento storico, i cittadini , firmatari di questo appello, invitano a sostenere uno schieramento unitario delle forze europeiste, così come proposto dall’iniziativa “siamo europei” che già ha visto aderire oltre 150.000 italiani
    Siamo chiamati a difendere diritti e conquiste che abbiamo ereditato, costruendo un’Europa nuova capace di vincere le sfide dei prossimi decenni.
    Leggi il documento di base di siamo europei e aderisci con noi. https://www.siamoeuropei.it/

Massimo Pinardi
Gianpaolo Cantoni
Paolo Bianchi
Elisa Leoni
Danilo Sardella
Francesco Castria
Gentian Alimadhi
Beatrice Luceri
Rosaria Pattera
Piersergio Serventi
Giuseppe Lusardi
Enrico Delendati