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09/05/2010
h.17.00
“Il grido di dolore che viene dagli organi centrali del nostro ateneo non può passare inascoltato da chi esercita fuzioni di governo nella città – afferma Matteo Caselli, Consigliere Comunale e membro della Segreteria provinciale del Partito Democratico. Nei giorni scorsi il Senato Accedemico e il Consiglio di Amministrazione hanno deliberato un documento in cui emergono chiaramente le preoccupazioni della nostra Università nei confronti del Ddl Gelmini. In particolare si esprime vicinanza e sostegno alle istanze portate avanti dai ricercatori, categoria particolarmente colpita dai disegni di riforma di questo Governo Nazionale.
Un mondo, quello della ricerca, da tutti enunciato come fondamentale per lo sviluppo della nostra realtà territotoriale, in particolare in ambito agroalimentare.
Questo grido di allarme non viene lanciato da movimenti politici o associazioni studentesche di parte, ma dai massimi organi istituzionali della nostra università. Se esiste ancora il tanto enunciato e pubblicizzato civismo di questa Amministrazione Comunale, ci aspettiamo che anche il Sindaco Vignali non esiti a sostenere queste sacrosante rivendicazioni. Per questo, attraverso una comunicazione urgente nel corso del prossimo Consiglio Comunale, chiederò al Primo Cittadino di rappresentare l’opposizione di tutto il mondo accademico della nostra città al Disegno di Legge della Ministro Gelmini, in particolare per quello che riguarda l’ambito della ricerca.
Occorre che il Sindaco Vignali esprima chiaramente al Governo quanto queste ipotesi di riforma siano dannose e come il mondo accademico della città di Parma sia unitariamente in campo per denunciare questa prospettiva.
Il civismo non può essere solo una mera enunciazione- conclude il giovane Consigliere del Pd. E’ fatto di atti concreti. Se le politiche del Governo danneggiano l’università, vale a dire uno dei fattori principali del “sistema Parma”, non è possibile che nessuna voce si alzi dal nostro mondo politico. Il Sindaco e la sua maggioranza hanno la forza e l’autonomia dal Governo nazionale per farlo? Martedì lo sapremo.”