
Il rumoroso silenzio da parte del Comune rispetto alla vicenda delle affermazioni di Oliviero Toscani sulla tragedia del ponte Morandi di Genova ci ha lasciati spiazzati. Parma non è Genova, ma il dramma che ha coinvolto vittime e familiari il 14 agosto 2018 è stato un lutto nazionale, che ci ha visto coinvolti tutti, come comunità.
Proprio a Oliviero Toscani il Comune ha affidato, in occasione di Parma 2020, uno dei progetti di valorizzazione dell’immagine cittadina.
Una raccolta fotografica di scatti di Parma che, come ha sostenuto il fotografo in occasione della presentazione del giugno scorso di Parma Capitale della cultura al Teatro Regio, mira a tradurre visivamente la “R” parmigiana, l’anima della città. A fronte di quanto avvenuto si corre il rischio che questa operazione possa trasformarsi in qualcosa di controproducente per la nostra immagine territoriale, ottenendo così l’effetto opposto a quello auspicato. Ci parrebbe dunque opportuno un ripensamento da parte dell’Amministrazione.
Ci domandiamo poi in che modo possa considerarsi una valorizzazione della città e di chi deciderà di collaborare al progetto, in particolare giovani fotografi, il contratto di cessione per i diritti delle immagini che sembrerebbe verrà sottoposto a tutti coloro che aderiranno alla call. Le foto di Parma che verranno realizzate durante il percorso organizzato dall’agenzia di Oliviero Toscani infatti pare saranno cedute a titolo gratuito all’agenzia stessa dai fotografi, ma questo non solo per gli scopi riguardanti l’iniziativa, ma, sostanzialmente, per sempre.
La cultura spesso beneficia del lavoro volontario e in molti casi, anche in questa città, delle iniziative che si sono rivelate di successo sono partite dal lavoro spontaneo di gruppi e associazioni, ma la cultura è un bene e come tale deve essere riconosciuto, dando almeno la giusta dignità e il giusto riconoscimento a chi si adopera in un lavoro creativo o di sostegno all’operato culturale.
Questo vale ancora di più come messaggio da diffondere in occasione di Parma Capitale della cultura.
Il gruppo consiliare del PD in Comune