
20/06/2013
h.11.00
Ha trovato accoglienza presso i parlamentari parmigiani Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari la richiesta di attenzione e di intervento avanzata dai sindacati dei Vigili del Fuoco, preoccupati per la difficile situazione che si potrebbe venire a creare nel prossimo futuro nel parmense.
Sono infatti a rischio diversi presidi, a partire da quello dell’aereoporto di Parma, con logiche conseguenze dal punto di vista occupazionale e della tempestività degli interventi.
Una situazione resa ancora più grave dall’intenzione del dipartimento, comunicata nella riunione tenutasi presso la Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna il 20 marzo 2013, di chiudere tutti i distaccamenti misti e quelli permanenti al di sotto di una soglia predeterminata di interventi annui, mettendo a rischio Langhirano, Fidenza e Borgotaro.
Una vicenda estremamente grave, tanto da spingere la deputata Maestri e il senatore Pagliari alla presentazione di una apposita interrogazione parlamentare.
“La chiusura anche solo di alcuni di questi distaccamenti avrebbe significative ripercussioni negative su tutto il sistema di soccorso svolto in particolare nella provincia di Parma dove, al contrario, già da diverso tempo, è stata espressa l’esigenza di istituire un ulteriore distaccamento permanente nel comune di Fornovo di Taro” affermano nel testo, identico per Camera e Senato, i due parlamentari.
I quali puntano il dito anche su altre criticità recentemente evidenziate, quali il non funzionamento di otto delle undici autopompe, l’autogru da 40 tonnellate del 2009 ferma da mesi, le due autoscale in dotazione fuori uso a causa di importanti guasti.
“Le problematicità espresse, se confermate, rischiano di pregiudicare la normale ed essenziale attività di pubblica sicurezza svolta dal Corpo dei Vigili del Fuoco di Parma”, scrivono nel testo i parlamentari, i quali chiedono interventi al fine “di ottimizzare le procedure per implementare il ripristino e la manutenzione delle attrezzature danneggiate”.
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