
20/03/2015
h.15.40
Al suo arrivo questa mattina presso il centro sportivo di Collecchio, capitan Alessandro Lucarelli è tornato a parlare con la stampa dopo la sentenza di ieri del Tribunale di Parma: “Se siamo arrivati a questo punto ci sono dei colpevoli, ed è giusto che paghino le conseguenze e rispondano di quello che hanno fatto in questi anni. Domenica secondo me si giocherà, ho saputo che c’è stato l’incontro tra Comune e curatori fallimentari e anche lo stadio è disponibile. Noi vogliamo giocare perchè è il nostro lavoro e vogliamo rimanere a testa alta fino alla fine perchè non è fallito il Parma, non sono falliti i tifosi, nè la città e nemmeno la squadra, è fallito Tommaso Ghirardi. Noi dobbiamo andare a testa alta fino alla fine se ci sarà la possibilità.
Il fatto di giocare o meno è una decisione della squadra che esula da quello che è la storia del Parma. Noi abbiamo chiesto garanzie e nuove norme alla Federazione, c’è stato un incontro tre settimane fa e ce ne sarà un altro lunedì a Roma. Vogliamo, in vista del Consiglio Federale del 26 marzo, avere delle certezze che delle modifiche vengano attuate. Da questo dipende che la squadra giochi o non giochi. Ci sono colpevoli e delle responsabilità, che sono anche della Figc e della Lega, che non hanno monitorato la situazione o non c’erano le norme giuste. Vogliamo che ci sia più rigidità nei controlli, ed è nell’interesse di tutti, non solo del Parma. Nel comunicato dei tifosi ci sono le stesse idee che ha la squadra, e che abbiamo già espresso . Ovvero l’intenzione di non farsi prendere in giro e di avere garanzie in base a quello che abbiamo chiesto”. Come commenta la sua nomina a componente del comitato dei creditori?.
“Con molta umiltà mi metto a disposizione, farò la mia parte ma non essendo il mio campo entro a far parte del Comitato con molta umiltà. Se il Parma ha fatto 218 milioni di euro di debiti qualcuno ha sbagliato, e di questo deve prendersi la responsabilità.