Asp Fidenza, “la Pinazzini si deve dimettere”

confartigianatomaggio
Contabile_giugno24

30/10/2013
h.12.50

Si è tenuta a Fidenza una conferenza stampa di Forza Italia ex PdL sulla situazione di ASP Distretto di Fidenza da alcune settimane ormai al centro di polemiche e ad oggi ancora senza un consiglio di amministrazione. Per gli azzurri ci sono pesanti responsabilità dell’Assessore al sociale nonché presidente dell’Assemblea dei soci di ASP, Marilena Pinazzini:

“La richiesta del commissariamento di ASP è la brutta conclusione di una vicenda travagliata nella quale ci sono grandi responsabilità dell’amministrazione di Fidenza – hanno dichiarato i Consiglieri comunali Fidentini Francesca Gambarini e Vincenzo Basile – La politica non è infatti riuscita a trovare un accordo per far cambiare gestione ad una azienda pubblica che eroga servizi fondamentali per la nostra comunità, quelli di assistenza agli anziani, che fino ad ora non ha certo brillato per la sua attività e che quindi avrebbe bisogno di radicali cambiamenti nella sua gestione.
La giunta fidentina guidata da Cantini, come sempre refrattaria ai cambiamenti pur promessi ai tempi e nonostante gli avvisi reiterati della necessità di farli giunti da diverse parti, si è al solito arroccata nel difendere lo status quo. Prima ha tentato di far passare come regolare una proroga palesemente illegittima e rispondendo in Consiglio comunale che l’ASP è un ente di rilevanza costituzionale che non deve sottostare alle regole previste per gli altri enti pubblici.
Tale assurda tesi è stata financo categoricamente smentita dalla Regione Emilia-Romagna. Quindi ha tentato di imporre una propria linea per il nuovo CdA senza rispettare le esigenze dei territori. Le responsabilità dell’Assessore Pinazzini come presidente dell’Assemblea dei soci di ASP in quanto rappresenta la realtà amministrativa più importante, in tutto questo sono evidenti e enormi. Se avesse un briciolo di consapevolezza dello stato deficitario del suo operato ne avrebbe già dovuto predere atto e dimettersi. Fidenza non deve continuare a pagare i suoi errori. Comunque un buon commissario potrà gestire Asp in modo diverso e magari migliorare i risultati di questi anni riguardo costi di gestione in continuo aumento e qualità dei servizi sempre in diminuzione.
Per dare man forte agli azzurri fidentini è intervenuta la Consigliera regionale del PdL – Forza Italia Cinzia Camorali: “In queste ultime settimane, proprio mentre all’interno di tutte le ASP ci si appresta a prendere decisioni fondamentali per il futuro loro e degli importantissimi servizi che erogano per le varie comunità di questa Regione, sono diventate evidenti a tutti le criticità della gestione di quella che è la più importante di queste aziende sul territorio di Parma, l’ASP distretto di Fidenza. Da consigliere regionale, non posso non evidenziare che tra le varie criticità vi sono anche iniziative che si sono rivelate contrarie alle indicazioni della Regione Emilia-Romagna in questo settore. Infatti la proroga sine die del CdA, sostenuta dal Comune di Fidenza che ne ha erroneamente asseverato la legittimità, è stata smentita dalla stessa Regione nella comunicazione sottoscritta dai due Assessori regionali alla sanità e alle politiche sociali. L’Assessore Marzocchi e l’Assessore Lusenti hanno ribadito al Comune di Fidenza che i termini di legge ci sono e devono essere rispettati.
Si auspica che il commissariamento che verrà richiesto dall’Assemblea dei Soci di Asp Fidenza alla Regione Emilia – Romagna sia il primo passo per procedere al rinnovo della gestione della azienda assicurando una direzione più attenta ed efficace dell’attuale. “Purtroppo tutto questo – conclude Camorali – avviene in un contesto normativo regionale per noi insufficiente, perché la recente riforma fatta con la legge regionale 12/2013 non ha per nulla risolto le pesanti criticità di queste aziende pubbliche del sociale.
Con una maggior apertura a forme gestionali quali le fondazioni e ad un’integrazione sussidiaria con il privato e l’associazionismo non profit, come proposto dal PDL, si sarebbe potuto aggirare il dirigismo pubblico delle ASP che ha generato storture politiche, amministrative e gestionali come quelle verificatesi nell’ASP Distretto di Fidenza”.

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