Donata un’opera al Museo Amedeo Bocchi

SMA MODENA
lodi1

14/01/2014
h.16.00

Si arricchisce l’ampia e completa collezione del Museo Amedeo Bocchi di Parma, nato nel 1999 per volontà della Fondazione Monteparma con l’intento di promuovere la conoscenza del pittore parmigiano Amedeo Bocchi (Parma, 1883-1976). Un disegno, fino ad ora sconosciuto ed appartenente alla collezione del noto parmigiano Mario Bocchi (Parma, 1924-1997), combattente antifascista, imprenditore e cultore della arti, si affiancherà ai dipinti più belli della produzione di Amedeo Bocchi già presenti nel museo.
L’incontro di presentazione al pubblico dell’opera si è svolto questa mattina alle ore 11.00, nella Sala di Bianca del Museo Amedeo Bocchi, alla presenza di Roberto Delsignore, presidente della Fondazione Monteparma, Giancarlo Bocchi, regista e fondatore dell’Archivio Storico Bocchi, Pier Paolo Mendogni, giornalista e consulente artistico del Museo Amedeo Bocchi.
Dopo aver ripercorso la storia del Museo Amedeo Bocchi il presidente Delsignore si è soffermato su un ricordo personale di Mario Bocchi. “Una persona docile ma con uno spirito combattente, di modi signorili e garbati. Ricordo che una sera mi mostrò la sua collezione d’arte soffermandosi non tanto sul pregio artistico delle opere da lui possedute – tra gli altri Picasso, Guttuso e Giacometti – ma sui ricordi personali legati a quelle opere e sul perché le scelse, a una a una, per entrare a far parte della sua raccolta.
Giancarlo Bocchi ha ringraziato la Fondazione per aver concesso l’esposizione al pubblico dell’opera appartenuta a suo padre. Si è poi soffermato sul ricordo della grande stagione artistica vissuta dalla nostra città negli anni Sessanta e Settanta e sull’importanza che le istituzioni della città tornino ad investire nell’arte per uscire dalla crisi. “La Fondazione Monteparma svolge oggi l’importante compito di valorizzare Amedeo Bocchi, uno dei grandi artisti del Novecento parmigiano, insieme a Ettore Colla – unico italiana presente al MoMA di New York – e Attanasio Soldati. Mio padre soleva dire che la pittura ‘deve cantare’ e stimava molto Amedeo Bocchi. È probabile che ‘Due figure’ sia proprio tra le prime opere d’arte da lui acquistate”.
Pier Paolo Mendogni ha ripercorso il legame tra Amedeo Bocchi e Mario Bocchi, due personaggi affini per sensibilità. Ha poi illustrato le caratteristiche artistiche di questo disegno, un’opera di grandi dimensioni che servì come preparazione al dipinto “Il Battesimo” realizzato alla fine degli anni Trenta.