Gli indiani sono esseri umani

SMA MODENA
lodi1

09/06/2015

ACCADDE OGGI: Nel bel mezzo dell’Europa scossa dalla riforma protestante e dalla controriforma guidata dalla Chiesa cattolica, Alessandro Farnese divenuto pontefice col nome di Paolo III dichiarò che le popolazioni indigene scoperte nelle americhe erano formate da “esseri umani, con le qualità ed i difetti degli esseri umani”.
Alla fine di Maggio 1537 il pontefice aveva emanato la bolla Veritas Ipsa in cui si condannava fermamente il commercio degli schiavi a danno degli amerindi che veniva praticato da tutte le potenze europee dell’epoca, e su vasta scala vedeva allora implicati in particolare Spagnoli ed Portoghesi. Il pontefice, lo stesso che nel 1542 indisse il Concilio di Trento e che aveva in precedenza scomunicato il re d’Inghilterra Enrico VIII, invitò i francescani, fra i primi ad essere giunti nel nuovo mondo, a battezzare gli indios sostenendo fermamente che le popolazioni delle americhe dovessero essere aiutate a convertirsi al cristianesimo “mediante la predica della parola e l’esempio di costumi edificanti”.
Quando il papa e la chiesa presero tale posizione nelle università di tutta Europa si discuteva se gli amerindi fossero da considerare come “animali superiori” o “esseri umani superiori” e da alcuni anni l’impero azteco e quello incaico erano già caduti, rispettivamente nel 1518-1520 e nel 1532, sotto il controllo degli europei. Con il venire meno dei due grandi imperi pre-colombiani, centinaia di migliaia di amerindi erano stati ridotti in schiavitù, o morti, vittime di malattie o della violenza dei conquistadores giunti nel nuovo mondo al seguito di Hernán Cortés e Francisco Pizarro.
I nobili intenti della Chiesa e l’impegno di migliaia di suoi uomini non saranno però sufficienti ad impedire il genocidio che ancora si consumerà fino alla fine dell’800 – e in certe aree del sud america è tuttora in corso – ai danni delle popolazioni di nativi americani, dal Canada ai ghiacci della Terra del Fuoco, sterminio sostenuto in primis da politiche tese a privare tali popolazioni delle loro terre e risorse bramate da coloni europei.


Alessandro Guardamagna