
25/02/2015
h.12.30
In occasione della riapertura del circuito museale dedicato alle eccellenze del territorio parmense, l’associazione dei Musei del Cibo della provincia di Parma propone un evento per scoprire i segreti della cucina ai tempi del Ducato Farnesiano.
Il 7 agosto 1612 il notaio della Camera ducale stilava un atto in cui si affermava che poteva definirsi formaggio di Parma solo quello prodotto in una lista ben definita di località del Ducato. Tale data segna l’inizio della storia della Denominazione d’Origine, oggi riconosciuta in sede europea.
L’appuntamento è per domenica primo marzo alle ore 11.00 al Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna (Pr), dove la presentazione del IV volume della Storia di Parma, “Il ducato farnesiano” edito da MUP, darà l’avvio ad una chiacchierata a più voci sul tema “il Parmigiano Reggiano alla tavola dei Farnese” con il contributo di importanti esperti del Parmigiano Reggiano e della cultura e storia gastronomica del territorio parmense.
Ad aprire la mattinata al Museo del Parmigiano Reggiano, sarà Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo. A seguire interverranno Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma, Mario Zannoni, curatore del Museo del Parmigiano Reggiano, Michele Berini, direttore della sede di Parma del Consorzio del Parmigiano Reggiano e Domenico Vera, curatore della collana “Storia di Parma”. A seguire gli interventi di Giuseppe Bertini, curatore del volume “Il ducato farnesiano” che si propone di recuperare, riscoprire e far rivivere la storia della città governata dalla famiglia dei Farnese dalla seconda metà del XVI secolo agli inizi del XVIII, e di Mario Dodi della casa editrice MUP. E grazie alla disponibilità dell’Archivio di Stato di Parma, il suo Direttore, Graziano Tonelli, presenterà al pubblico il documento della Camera Ducale che sanciva la denominazione di origine del formaggio Parmigiano.
L’incontro, a ingresso libero, sarà seguito da una visita guidata gratuita al Museo e da una degustazione di Parmigiano Reggiano con Malvasia dei Colli di Parma.