
03/02/2015
h.12.00
Insieme per rafforzare le relazioni di amicizia, la cooperazione e gli scambi culturali e scientifici tra Emilia-Romagna e Vietnam. E’ nato in Emilia-Romagna il comitato regionale dell’Associazione Italia-Vietnam. Anzi: rinasce, perché proprio questa regione diede i natali ai primi nuclei attivi nella solidarietà con il popolo vietnamita. All’epoca, il Vietnam era un paese in guerra e aggredito e la solidarietà passava attraverso la raccolta di aiuti umanitari.
Oggi, dopo 40 anni esatti, il Vietnam guarda al futuro.
È nell’ambito di questa cornice che si inserisce l’iniziativa di presentazione che si è svolta a Bologna, in Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, e che ha visto tra i relatori , tra gli altri, il vice Ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyen Van Lich, e la vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, che ha sottolineato “l’importanza delle crescenti relazioni tra Italia e Vietnam, paese giovane e dinamico e sempre più interessato al made in Italy”. L’Italia – ha aggiunto Gualmini – è al terzo posto per l’import vietnamita e questo riguarda settori dove l’Emilia-Romagna è all’avanguardia, come la meccanica. Motivo in più per valorizzare ogni iniziativa tesa a sviluppare le relazioni culturali tra i due Paesi”.
Questo tema è stato ripreso anche da Claudio Pasini, Segretario Generale Unioncamere ER che ha sottolineato come le “iniziative avviate per il Vietnam, con un’azione coesa da Regione e sistema Camerale in collaborazione con le associazioni di categoria, insegnano che lo sviluppo dei rapporti economici non può prescindere dalla conoscenza di un Paese anche dal punto di vista culturale”.
Il saluto istituzionale di Palazzo d’Accursio è stato portato da Francesca Martinese, responsabile Relazioni Internazionali del Comune di Bologna.
L’iniziativa, coordinata ed introdotta da Maily Anna Maria Nguyen, segretario nazionale dell’Associazione e referente del comitato dell’Emilia-Romagna assieme a Francesco Maringiò che hanno definito l’apertura in Emilia-Romagna del comitato dell’associazione, “una sfida avvincente e inedita”. All’inaugurazione ha partecipato il senatore Fausto Co’, presidente nazionale dell’Associazione, che ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’organizzazione, rallegrandosi “dell’ulteriore crescita della stessa, anche in Emilia-Romagna che raccoglie il testimone del lavoro storico dell’Associazione e lo proietta nel futuro”.
Sono seguite poi le testimonianze sul Vietnam di ieri e oggi di persone che per motivi personali o professionali hanno intrecciato la loro vita con la storia del Paese Asiatico. È il caso di Federico Castellucci che ha raccontato le vicende storiche delle prime attività di solidarietà con questo Paese, oppure dei professori Marco Di Tomaso e Alessandro Capra – rispettivamente delle Università di Ferrara e Modena-Reggio Emilia- che hanno illustrato i progetti di scambio scientifico e culturale avviati dai loro atenei. Fabio Albanese e Giancarlo Pedrini per Datalogic e Cae hanno illustrato le loro esperienze professionali ed i progetti avviati nel paese asiatico.
Il Comitato dell’Emilia-Romagna si avvale degli strumenti di informazione e conoscenza dell’ Associazione Nazionale Italia-Vietnam, che collabora con il Centro di Studi vietnamiti, organo non a scopo di lucro a utilità sociale, attivo in ambito accademico, con la finalità di favorire la conoscenza della storia, della cultura e delle arti del Viet Nam.
La cerimonia è stata arricchita dell’esposizione in anteprima della retrospettiva “Vietnam-duality”, un progetto di Roberto Silvestrini Garcia, eclettico artista venezuelano e direttore della galleria Barcel-one, con sede a Barcellona. “Vietnam-duality” fa emergere con schiettezza e vibrante potenza le contraddizioni del Vietnam contemporaneo, sospeso tra una crescita economica esponenziale e i cortocircuiti che questo sviluppo comporta a livello sociale, con un richiamo nostalgico a un passato più genuino e autentico.
La peculiare sensibilità dell’artista riesce a cogliere le incongruenze, effetti forse ineludibili, del processo di espansione economica, che vengono perfettamente tradotte nel linguaggio iconico, grazie a un gioco di contrasti tra immagini sovrapposte.