La pace in Vietnam

SMA MODENA
lodi1

28/01/2015

ACCADDE OGGI: Alle 8 del mattino del 28 Gennaio 1973 il cessate il fuoco entrava in vigore in tutto il Vietnam come effetto degli accordi che il governo americano, quelli di Saigon e Hanoi e rappresentanti dei Vietcong avevano sottoscritto il giorno prima a Parigi per far “terminare la guerra e restaurare la pace in Vietnam”.
Le ostilità cessarono nei tempi stabiliti, ma entrambe le parti violarono presto i termini della tregua. L’esercito Sud Vietnamita continuò imperterrito a rioccupare villaggi precedentemente controllati da forze comuniste, mentre queste ultime cercavano in tutti i modi di allargare le aree del sud sotto il proprio loro controllo.
Ciascun contendente riteneva che le rispettive operazioni militari fossero giustificate dalle violazioni dell’altro al cessate il fuoco, e come conseguenza si ebbe una progressiva ripresa del conflitto. E’ stato calcolato che dall’inizio della sospensione delle ostilità alla fine del 1973 vi fu una media di 2.980 incidenti mensili nel Vietnam del Sud.
A reggere furono invece gli altri contenuti degli accordi di pace che, oltre ad imporre il cessate il fuoco, prevedevano che gli Stati Uniti ritirassero tutte le unità combattenti, i consiglieri militari  e smantellassero le proprie basi entro 60 giorni dalla firma. Come contropartita ottenevano il rilascio di tutti i prigionieri di guerra americani e delle altre nazioni alleate partecipanti al conflitto.
Inoltre entrambi i contendenti accettavano di ritirare le proprie truppe presenti in Cambogia e Laos e a non sconfinare più in tali paesi. Si riconobbe la zona demilitarizzata creata a ridosso del 17º parallelo come il confine temporaneo tra Nord e Sud Vietnam in attesa di una possibile riunificazione “per vie pacifiche”.
Per garantire il rispetto degli accordi fu istituita una commissione internazionale – composta da emissari di Canada, Polonia, Ungheria, ed Indonesia – che avrebbe avuto sul campo 1.160 ispettori. Nguyen Van Thieu, presidente del Vietnam del Sud, sarebbe rimasto in carica fino alle elezioni e Hanoi, nel rispetto della volontà della “popolazione del Vietnam del Sud a scegliere autonomamente il proprio governo”, dichiarò che non avrebbe fatto ricorso all’impiego della forza militare ne’ avrebbe iniziato o ordinato spostamenti di truppe attraverso la Zona Demilitarizzata.
Undici ore prima della firma degli accordi di Parigi, ad An Loc, a circa 90 km a nordovest di Saigon, un proiettile di artiglieria uccise il tenente colonnello William B. Nolde, ultimo americano caduto in combattimento nel corso del conflitto.
Henry Kissinger e Le Duc Tho – rispettivamente segretario di stato esteri americano e consigliere della delegazione Nord Vietnamita a Parigi – furono candidati al nobel per la pace per il ruolo avuto nei negoziati. Kissinger ritirerà il premio nell’autunno del ‘73; Le Duc Tho si rifiutò’ sottolineando come la pace non potesse dirsi ancora raggiunta in Vietnam.

Alessandro Guardamagna