
29/10/2014
h.10.30
Trenta partite e novanta punti. Con trentasette che servono per raggiungere la salvezza. Il Parma Fc sa di vivere un momento di difficoltà, ma è convinto di farcela anche stavolta. Credendo ancora in mister Roberto Donadoni, se avrà al suo fianco i propri tifosi, se si resterà uniti. Chi vuole provare a vincere quest’altra sfida dei Crociati, deve sapere che nessuno fuggirà e si tirerà indietro, neppure l’amministratore delegato Pietro Leonardi, il quale l’ha sottolineato oggi pomeriggio intervenendo in diretta telefonicamente alla trasmissione Palla in tribuna di Radio Parma.
“Non penso sia il momento più delicato da quando io sono a Parma. Lo era stato dopo Parma-Bari, nella primavera del 2011, quando avevamo meno tempo per recuperare. Adesso, invece, ci sono novanta punti in palio in trenta partite ancora da disputare. Abbiamo difficoltà e ne siamo consapevoli, ma dobbiamo per forza venirne fuori. Ci deve essere un pensiero unanime, nel momento delle difficoltà. Abbiamo novanta punti a disposizione, ce ne mancano ancora trentasette alla meta. Siamo all’ottava giornata e io non mi sento retrocesso” – ha ripetuto il massimo dirigente del club Crociato, che ha ribadito come questa condizione di sofferenza fosse stata da lui preannunciata già a inizio stagione, raccontando anche il confronto avuto con i tifosi sabato sera fuori dallo stadio Tardini dopo la sconfitta con il Sassuolo:”Nel confronto che abbiamo avuto sabato a caldo con i tifosi non ho parlato a muso duro. Ho espresso i mie concetti come faccio sempre. Ho soltanto chiarito che questa storiella dell’”Andiamocela a riprendere” è stata molto strumentale. Io non l’ho mai dichiarata pubblicamente, l’avevo soltanto detta a un tifoso incontrato alla festa dei Boys che era dispiaciuto per la licenza Uefa negata. L’avevo rincuorato come si fa come a un bambino che perde il giocattolo. Al contrario ero convinto che ci sarebbero state difficoltà. Andate a vedere che cosa ho detto immediatamente dopo la sconfitta di Cesena, quando sottolineai che dovevamo pensare a salvarci. Salvare la squadra l’ho promesso a me stesso e a tutta la gente che vuol bene al Parma. E’ il mio vero interesse ora. In B non ci andiamo”.
Si sono domandate le condizioni di Jonathan Biabiany. Leonardi ha risposto:”Biabiany sta facendo un percorso obbligato di riposo assoluto per la verifica del problema cardiaco, che finirà solo nel mese di novembre. Le prospettive secondo i medici sono buone, ma aspettiamo correttamente l’esito delle verifiche, per capire se poi potrà riprendere ad allenarsi”.
Si è chiesto del suo futuro al Parma Fc. L’amministratore delegato ha rinnovato:”Tutti sostengono che io vado via. Se dovessi andar via da Parma è una scelta che non farò a breve. Sto bene a Parma. L’ho sempre dichiarato con convinzione. Ci sono anni in cui si deve soffrire, questo per varie ragioni è uno di questi. Io sono abituato a soffrire, non mollerò neppure una virgola, perché sono troppo attaccato alla mia professionalità e a questa squadra. Se, però, il problema è Leonardi, io sono pronto ad andare”.
Mister Roberto Donadoni rischia la panchina ? L’ad ha assicurato:”La società Parma Fc ha la massima fiducia in Donadoni. Dopo lo scoramento di una sconfitta e il confronto, il presidente ha detto di aspettare le prossime due partite, ma non si riferiva al mister. Noi dobbiamo avere tutti la memoria che ci ricorda dove ci ha portato in precedenza Roberto Donadoni, al record di vittorie consecutive e di imbattibilità del Parma in Serie A. La colpa dell’attuale situazione è di tutti e della fatalità che ci ha fatto perdere dieci-undici giocatori per infortuni casuali”.
A proposito delle parole manifestate dal presidente Tommaso Ghirardi dopo Parma-Sassuolo ai tifosi, Leonardi ha delucidato:”Il presidente ha espresso un rammarico, che non è un rimprovero, in un frangente delicato e di tensione. D’altronde ha sempre citato e applaudito la positività e la correttezza della piazza di Parma”.
Ritornando su temi che ancora circolano:”Sulla vicenda della licenza Uefa negata l’iter dei ricorsi deve ancora terminare. Quando finirà l’ultimo giudizio, se non avremo ragione, come ho già detto altre volte, mi prenderò le mie responsabilità. Si parla delle condizioni economiche della società… qui tutti si sono ritrovati a essere analisti finanziari, commercialisti e avvocati. È sei anni che sto qui e sento ripetere queste storie. Ci sono difficoltà come si vivono in questo periodo in tutta Italia, però il Parma Fc non prende punti di penalizzazione. Concentriamoci sul lato sportivo, è questo a noi, alla squadra, oggi che serve. Ci assumiamo le responsabilità, ammettiamo le colpe e contiamo gli infortuni. Accettiamo le critiche, che sono giuste, ma ora dobbiamo dare il massimo e chiediamo alla tifoseria che vuole di aiutarci, di stringersi e di essere uniti”.
Questa sera stringerà la mano al presidente del Torino Urbano Cairo? “No”.