“Noi parliamo di cose concrete, le promesse le lasciamo ad altri”

SMA MODENA
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17/05/2014

Intervista ad Alessia Gruzza, candidata alle primarie di marzo 2014 del Pd di Fidenza e oggi per il consiglio comunale nella lista del Pd. E’ stata indicata dal candidato sindaco Andrea Massari come vicesindaco nel caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni.

Com’è Massari visto da vicino, da vicesindaco designata, rispetto a quando lo vedevi da avversario alle primarie del Pd?
Andrea non è mai stato un avversario alle primarie, ma un candidato come me, col quale abbiamo dato vita a delle primarie che hanno coinvolto più di 1.200 fidentini. Certo, oggi conosco ancora meglio Andrea e sto apprezzando la sua capacità di saper costruire un progetto comune da percorsi politici diversi, quali sono i nostri.
Ho trovato capacità di ascolto, cosa che è stata fondamentale per creare un programma amministrativo condiviso, che rappresentasse anime diverse non solo del partito ma di tutta la città.

Il Pd di Fidenza ha rimarginato la frattura del 2009 ed è compatto su Massari. Pensi questo sia un elemento che conterà qualcosa o sia indifferente ai fidentini?
Il Pd di Fidenza versione 2014 non fa dell’unità ritrovata solo una bella parola da stampare su qualche volantino. Siamo uniti perché abbiamo un progetto per Fidenza moderno e di forte cambiamento, che spalanca le porte del Comune ad una nuova generazione. Andrea ha 41 anni, io 35. Abbiamo una lista con molte novità. Questo ci permette di parlare a tutta quella generazione di fidentini più esposta alle difficoltà della crisi e che si aspetta un Sindaco e una Giunta che diano voce alla voglia di cambiamento, non con qualche slogan vago su lobby, partiti e monete virtuali, ma con cose concrete e decise insieme alla gente.
Non sono cose scontate. Se ci guardiamo attorno, le primarie che qui hanno suggellato unità, quasi ovunque hanno provocato denunce, spaccature, scissioni. Il caso di Modena è clamoroso.
Noi siamo al lavoro a testa bassa, perché già in questa campagna elettorale vogliamo dimostrare ai fidentini che abbiamo spirito di servizio e che crediamo che la politica sia una leva poderosa per sognare, progettare e realizzare una città che riparte.

Cosa hai portato, in particolare, tu e il tuo gruppo nel programma elettorale di Massari?

Il programma è stato interamente condiviso, partendo dalle necessità della città e con il contributo dei tanti cittadini incontrati che ci hanno fornito suggerimenti, mostrato problemi e ci hanno scritto.
Un programma quindi che vede la partecipazione come elemento fondamentale fin dalla sua nascita.
A partire dal lavoro che rappresenta un’emergenza e una priorità per entrambi.
Come gruppo abbiamo poi portato vari temi che hanno fatto parte del percorso proposto nelle primarie. Innanzitutto il tema dell’energia, con la volontà di creare un punto di riferimento per tutto il territorio, come risorsa per la riqualificazione delle strutture esistenti, sia aziendali che private, preservando il territorio dall’occupazione di nuovo suolo.
E poi la crescita del Commercio, della Cultura e del Turismo, fondamentali per la vita del Centro, attraverso lo sviluppo di percorsi enogastronomici, realizzando una Mostra permanente sulla Moda in collaborazione con il Fidenza Village, i commercianti del centro e le aziende del settore nel nostre territorio; la realizzazione di mostre artistiche rilevanti sul piano nazionale, aiutando i giovani a trovare spazi per la musica dal vivo, portando un festival della scienza, ampliando le proposte del Teatro Magnani con spettacoli per l’infanzia, l’adolescenza e musica contemporanea.
Abbiamo poi condiviso l’idea di Europa come risorsa per trovare fondi sulla progettualità, per percorsi per giovani; l’importanza del sociale, con la volontà di potenziare i servizi, dall’Infanzia alla Terza Età, dalla scuola all’assistenza domiciliare, per una città a misura di donna (che significa a misura di famiglia, di bambino, ecc).

Che campagna elettorale è in atto a Fidenza?
Una campagna elettorale dove tutti noi, con Andrea, siamo nei quartieri, nelle frazioni, nei luoghi dove si lavora e parliamo di progetti concreti, spiegando sempre i tempi di realizzazione degli interventi e dove trovare i soldi per farli. I racconti sulle grandi opere o si tagli trasversali a tutte le leve fiscali li lasciamo ad altri.
Stiamo raccontando, soprattutto, una visione di città moderna, che vuole giocare la sua partita per il cambiamento fino in fondo. Perché Fidenza merita di più dell’eterna particina da comparsa, da satellite di Parma, rassegnata ad una perenne dimensione provinciale. Siamo la prima città del parmense, abbiamo una posizione baricentrica tra due province che dobbiamo mettere a valore ora che l’Ente di piazzale della Pace di fatto sta chiudendo i battenti.
Credo e crediamo tutti nella possibilità di realizzare qui il primo, grande, progetto di una smart city.

Che vantaggi offre essere “smart”?
Una smart city risparmia un sacco di soldi (350.000 euro in meno sulla bolletta elettrica solo installando lampade a led) e li reinveste, ad esempio, per abbattere a zero i tassi dei mutui contratti dalle giovani coppie che scelgono di tornare in centro storico.
La smart city adotta il consumo di suolo a saldo zero, puntando sulla riqualificazione e il riuso dell’esistente, rimettendo in moto edilizia e indotto artigiano e impiegando parte dei 1.100 alloggi sfitti per rispondere al bisogno del bene casa. Un’urbanistica nuova, che è proprio uno di quei temi sui quali io e Andrea abbiamo una fortissima unità d’intenti.
Non dimentico il progetto ambizioso che ci vuole portare dentro al mercato turistico: non è possibile avere la Cattedrale, la via Francigena, essere nel mezzo delle produzioni tipiche del made in Parma e Piacenza e avere 1.534 turisti in un anno. Primo step: 10.000. A fine mandato abbiamo l’obiettivo di toccare quota 30.000. Gente che arriverà in centro, che qui porterà business per il commercio e contaminazione culturale.
Commercio per sostenere il quale abbiamo lanciato 100 parcheggi nuovi, righe blu gratis nei primi 30′ e una collaborazione con Outlet che sia di grande sostanza e vantaggio reciproco.

Poi c’è il tema dell’ex Cip Carbochimica,per il quale Massari si è speso tanto, financo con Renzi.
Proponiamo su questi 115.000 mq a ridosso del centro, che sono talmente inquinati da diventare priorità nazionale, cose chiare:
1) chiusura della bonifica entro il 2015, perché Andrea ha stabilito un forte ponte con Renzi e il Governo, ottenendo la garanzia più utile: sappiamo dove sono i 4 milioni mancanti (al PreCipe) e che strada fargli prendere per ritornare qua
2) terreni in comodato gratuito (per 20 anni) alle imprese che lì vorranno aprire
3) no tax area fidentina: tasse a zero per 2 anni
4) chiediamo alle imprese un impegno semplice: assumere con contratti non precari e sviluppare attività a basso impatto ambientale.

Quanto pensi incideranno sull’esito elettorale fidentino i traini nazionali di Renzi, Grillo e Berlusconi?
Penso che il traino dei leader nazionali sia più consistente in città dove le relazioni e la conoscenza delle persone e dei candidati sono più sfilacciate. Certo, le performance nazionali costituiscono una base anche a livello locale, ma se non parli di equiparare l’Imu sulla seconda casa alla prima casa per determinate categorie o di azzerare la burocrazia passare da più di 60 a meno di 10 regolamenti, uniformandoli su tutte le terre Verdiane, non ci sono Renzi o Berlusconi che tengano…

Secondo te Massari ce la può fare a vincere al primo turno?
Abbiamo una densità di candidati per km quadrato non indifferente… sento, però, che stiamo lavorando con una passione straordinaria e sono certa che quando ci si pone in questo modo le sorprese non siano mai da scartare a priori!

Andrea Marsiletti
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“Il Governo in azione per difendere la Bormioli. Non ce la faremo portare via”

“Il Governo sta mantenendo l’impegno immediato che gli avevamo chiesto per la difesa della Bormioli Rocco. Ora dall’unità del territorio deve nascere una grande risposta a sostegno della storica vetraria di Fidenza che da lavoro a 800 persone di Fidenza, Salso e dintorni ed è alle prese con decisioni societarie che mettono a rischio il futuro dello stabilimento”.
Andrea Massari, candidato sindaco di Fidenza, commenta così il vertice di stamane con Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, le rappresentanze sindacali, la deputata parmigiana Patrizia Maestri (membro della Commissione Lavoro) e il primo cittadino di Salsomaggiore, Filippo Fritelli.
“Con la regia della presidenza del Consiglio faremo subito partire una informativa al ministro Guidi – ha detto Lotti, storico braccio destro del premier -, perché possa intervenire nella maniera più opportuna. La vetraria rappresenta un polo produttivo vitale per questa zona e il Governo non farà mancare il suo sostegno. Un impegno forte che stiamo spendendo in tutto il Paese, ovunque sia necessario”.
Il fattore tempo è strategico: mentre la proprietà – rappresentata da un fondo di investimenti – ha avviato procedure di riorganizzazione senza aprire il necessario confronto, Massari spiega che “è prioritario ottenere un chiarimento dell’azienda. Nessuno a Fidenza può accettare che la Bormioli sia spacchettata per vendere i pezzi buoni sul mercato e lasciare sul territorio una bad company destinata a scomparire. Questa è un’industria sana, che è nel futuro di Fidenza e non ce la faremo portare via. Ora dobbiamo essere tutti uniti, tra Comuni e Governo. Per questo oggi ho rinunciato ad una iniziativa elettorale programmata da tempo, per mettere a disposizione dei lavoratori il nostro sottosegretario”.
L’appello all’unità di Massari è stato raccolto dal Sindaco di Salsomaggiore: “Fidenza e Salso rappresentano il motore di un’area vasta che, se saprà mettere da parte i campanilismi, potrà pesare molto di più. Un principio che vale per la lotta agli sprechi, per mettere in campo tutte le iniziative congiunte per il sostegno alle imprese. Un principio che vale soprattutto oggi, perché dalla nostra coesione deve nascere una grande azione per il sostegno alla Bormioli”.