“Difendere il Made in Italy dalla concorrenza sleale”

SMA MODENA

26/11/2013
h.17.50


E’ drammatica la crisi del settore suinicolo, evidenziata dai dati diffusi dalla Coldiretti e presentati nel testo di una interrogazione parlamentare dal Senatore Pd Giorgio Pagliari
Difficoltà sempre più forti ed evidenti, legate soprattutto alla eccessivamente scarsa remunerazione che oggi percepiscono gli allevatori, spesso addirittura insufficiente a sostenere le spese sostenute nel corso dell’anno, ed una crisi che rischia di avere conseguenze pesanti per l’occupazione. Un settore da sostenere, per il quale Pagliari chiede azioni concrete.
“La difesa del Made in Italy in agricoltura deve essere una assoluta priorità – sostiene Pagliari – Oggi una parte consistente del Pil, ben il 17%, viene da questo settore: parliamo di oltre 53 miliardi di euro ogni anno, con 820mila imprese attive. E all’interno di questo ambito, è rilevante il ruolo del settore suinicolo, che rappresenta una delle realtà più importanti in Europa per il numero di capi presenti, e che nella Food Valley parmense rappresenta una primaria fonte di ricchezza e di occupazione. Una attività che sta alla base della produzione delle nostre eccellenze alimentari, a partire dal Prosciutto di Parma, ma oggi messa a rischio dall’invasione di prodotti esteri. 
Se sono 73,5 milioni le cosce suine consumate in Italia, 57,3 milioni sono infatti di importazione e solo 24,5 milioni sono di produzione nazionale, mentre 8,3 milioni vengono avviate all’esportazione. Si tratta di prodotti che non hanno ne avranno mail il marchio Dop, che non potranno mai superare i rigidi controlli posti in essere dai consorzi che tutelano i nostri prodotti tipici, ma che costituiscono una importante voce negli acquisti di salumi effettuate ogni anno dagli italiani”.
Secondo Pagliari, proprio la diminuzione del prezzo riconosciuto al produttore rischia di avere conseguenze devastanti. “La bassa remunerazione ha già fatto sentire i suoi effetti nefasti, con la perdita di quasi 800 mila aziende agricole, a causa di prezzi riconosciuti agli allevatori spesso inferiori ai costi di produzione – ricorda Pagliari – Ma difendere l’agricoltura significa anche difendere l’ambiente ed il suolo, per questo una applicazione stringente della legge è così importante. Con questo intervento intendo dare voce a richieste che le associazioni degli agricoltori hanno avanzato più volte anche nel recente passato ma che mi pare non abbiano ancora trovato pieno ascolto. Si tratta di una nuova azione, dopo l’Ordine del giorno sulla difesa del made in Italy da me depositato alcune settimane, che mi auguro possa servire da stimolo ad una azione celere ed efficace”.