
25/06/2014
Quando si parla di sesso a pagamento si pensa subito all’immagine di una donna che vende il proprio corpo. Ma ci sono anche uomini che lo fanno. Fra questi Roy Gigolo, che dieci anni fa, in modo un po’ casuale all’inizio, si è avvicinato passo dopo passo alla professione di escort al maschile e che oggi risulta fra i più richiesti nel panorama nazionale. Italiano, alto 1.85, fisico atletico, moro e occhi azzurri.
Il suo sito www.roygigolo.com è fra i più cliccati nel mondo dei gigolò italiani.
ParmaDaily lo ha intervistato.
Roy, quando e perchè hai deciso di diventare gigolò?
Ho scoperto per caso di essere portato per questo tipo di lavoro. Sono nato in una città di provincia e probabilmente se non avessi sempre sentito una forte voglia di emergere e cambiare il destino che sembrava qualcun altro avesse già scritto per me, oggi lavorerei in fabbrica, avrei qualche figlio e una moglie che si occupa di me.
Da quanto mi ricordo, però, la prospettiva di una vita normale e dignitosa mi è sempre stata stretta.
Ma hai almeno provato a vivere una vita “normale”?
Sì, certo, ho provato a lavorare come tutte le persone normali, ma è stato un fallimento su tutta la linea, mi sentivo frustrato e infelice. Mi sono ben presto appassionato a lavori particolari, dapprima in discoteca come ragazzo immagine, poi sono diventato un strip man molto richiesto e successivamente grazie ad una signora che voleva far ingelosire suo marito mi sono avvicinato al lavoro di accompagnatore. E’ stata una trasformazione lenta e graduale. C’è da dire che ho sempre avuto una passione sfrenata per le donne; ne frequentavo tante e diverse, a parte qualche eccezione da ragazzo, non sono mai stato portato per la monogamia.
Quanto si guadagna circa all’anno con il tuo mestiere?
Io guadagno bene, tant’è vero che una decina di anni fa decisi di lasciare il mio lavoro di rappresentante per dedicarmi solo all’attività di accompagnatore. Non mi piace parlare di cifre esatte. Ho in corso un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate e a parte questo credo che molti, troppi ragazzi giovani potrebbero decidere di buttarsi in questa attività. La verità è che quasi tutti quelli che fanno i gigolò fanno la fame, le donne che pagano sono pochissime. Io ho la presunzione di credere di essere un caso quasi unico.
Cosa ti ha portato ad essere uno dei più richiesti gigolò in Italia?
Il mio lavoro è soprattutto psicologico e ci vogliono doti innate e naturali per saperlo fare come lo faccio io. E’ a questo che devo il mio successo, ma c’è anche da dire che per il mio lavoro ho totalmente rinunciato ad avere una vita privata. Niente famiglia, donna nè figli. Sono tre cose assolutamente incompatibili con l’essere un vero gigolò.
Hai accennato a un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Le tasse le paghi?
Non esiste una regime fiscale per il mio lavoro. L’attività di escort non è riconosciuta dallo Stato e la prostituzione non è tassabile. Lo Stato, però, attraverso alcuni escamotage e interpretando in maniera furba le leggi chiede a moltissimi escort, soprattutto alle donne, il pagamento di tasse arretrate.
Se non si è in grado di provare in maniera inconfutabile come si sono guadagnati i soldi versati su un conto corrente, l’erario pretende la sua parte. E’ un sistema ingiusto e vigliacco che colpisce spesso persone che sono costrette a lavorare molto di più del normale per riuscire a pagare cartelle esattoriali astronomiche. Mi batterò per regolamentare la prostituzione in Italia. Voglio pagare le tasse, ma pretendo che il mio lavoro sia riconosciuto.
Una singola prestazione quanto costa?
Dipende da tanti fattori, non ho un listino esatto. Sicuramente non mi sposto per meno di 500 euro a serata, spese viaggio, hotel e ristorante esclusi e, ovviamente, a carico della cliente.
Da quanti anni svolgi questo lavoro?
Sono più di 10 anni che faccio solo questo.
I tuoi familiari cosa ne pensano?
Non ne abbiamo mai parlato apertamente di ciò che faccio. Ho un legame molto forte con mia madre, un po’ più difficile con mio padre. Loro sanno che sono in fondo un bravo ragazzo, non fumo, non bevo, mai usate droghe. Faccio stare bene le persone, non mi sono mai approfittato di nessuna donna. Sono sempre loro a cercarmi. Non credo abbiano nulla contro ciò che faccio.
Che tipo di donna si rivolge a te e in generale per quali ragioni?
Offro tanti tipi di servizi: la classica serata con cena e dopocena e qui di solito la cliente tipo va dai 35 ai 50 anni. Sono spesso donne sposate e trascurate dai mariti, oppure manager che non hanno molto tempo per la vita privata, ma anche madri di famiglia che per una volta si vogliono concedere una notte di evasione.
A volte, invece, anzi, a dire la verità ultimamente spesso, mi capitano donne che non hanno esperienza sessuale: vergini, oppure donne con pochissima esperienza che vogliono imparare da me come fare sesso. Sono una specie di coach fra le lenzuola, ma anche un confidente al quale chiedere consigli sulle questioni di cuore.
Di solito sono molto sincero e diretto con le mie clienti, dico anche ciò che magari non vogliono sentirsi dire. Lo faccio per il loro bene e in fondo quando mi chiamano si aspettano questo da me. Inoltre mi occupo anche di ingelosimenti, interpretazione di personaggi – qualche tempo fa ho finto di sposarmi con una donna. Fra qualche giorno infatti dovrò adempiere ai miei doveri coniugali e presenziare ad un pranzo in famiglia.
Fare l’amore per lavoro potrebbe avere anche dei rischi: non ti è mai capitato di fare cilecca?
Qualche volta è capitato che facessi cilecca, ma con gli anni ho imparato ad evitare la possibilità di una defaillance ancor prima che questa avvenga. Raramente mi chiamano donne che sono proprio poco attraenti. Intanto c’è da dire che io amo le donne e sono da sempre molto libertino, riesco a trovare nella maggior parte delle donne qualcosa che mi intriga o incuriosisce.
Non sono particolarmente affascinato o attratto dalle bellissime e perfette. Molto spesso mi è capitato di stare molto meglio a letto con donne assolutamente normali che con donne molte piene di sè. La donna bella parte dal presupposto che tutto le sia dovuto e questa è una cosa che al sesso non fa mai bene, deve essere l’uomo a decidere come andrà la serata, anche quando paghi. Se vengo messo sotto pressione mi innervosisco e non è detto che il dopo cena sia il massimo, per nessuno dei due.
E se la donna proprio non ti attrae in alcun modo?
In tal caso cerco di evitare che si arrivi in camera da letto. Una cilecca sarebbe un’umiliazione più per lei che per me. Io funziono perfettamente, quindi, quando succede probabilmente è a causa della cliente.
Nel caso le faresti uno “sconticino”?
No. Non esistono sconti in questo caso. Chi esce con me paga il mio tempo, qualsiasi cosa facciamo. Non c’è differenza fra una cena e una notte di sesso. Per me è uguale, passo del tempo con una donna, quindi voglio essere retribuito.
Gli altri rischi, sicuramente più importanti, riguardano le malattie: utilizzi sempre precauzioni?
Di solito chi fa il mio mestiere è molto attento alla propria salute e a quella degli altri.
Cosa pensi delle donne in generale?
Le donne sono un enigma che noi uomini cerchiamo di risolvere da sempre. Sono talmente attratto dalle donne che ho scelto di fare un lavoro che me ne facesse conoscere tantissime. Amo l’universo femminile. Ti cito le parole che ci sono sul mio sito: “Quello che mi affascina di più in una donna non sono le curve del suo corpo ma i meandri della sua mente”.
Come vedi il tuo futuro?
Il mio futuro è costellato da tanti nuovi incontri, mi nutro di storie, nuove sensazioni e profumi. Sono un avventuriero che non avrà mai pace, questa è la vita che mi sono scelto e che mi rende felice. Spero di non cambiare mai.
PrD