
20/12/2014
ACCADDE OGGI: Il 20 dicembre del 1989, usciva nelle sale cinematografiche americane il documentario satirico “Roger & Me” del regista Michael Moore. Il film fa la cronaca puntuale dei tentativi di Moore di incontrare Roger B. Smith, presidente e amministratore delegato di General Motors, che aveva voluto la chiusura di 11 stabilimenti a Flint, Michigan, nel corso degli anni ‘70 e ’80.
Come diretta conseguenza delle decisioni di Smith quasi 40.000 persone persero il posto di lavoro e Moore volle intervistare Smith sui motivi che lo portarono ad operare scelte che decretarono il declino della città. Smith, forse comprensibilmente, scelse di sottrarsi all’intervista, e le sue fughe di fronte alla telecamera fornirono un’infinità di materiale per la trama del film. “Roger & Me” ottenne un gran successo di critica e fece conoscere Moore al grande pubblico.
I suoi film successivi – il premio Oscar “Bowling for Columbine” (2002), “Fahrenheit 9/11” (2004) e “Sicko” (2007) divennero alcuni dei documentari di maggior successo nella storia del cinema.
In “Roger & Me” Moore fece sua la tesi che la chiusura degli impianti di Flint poteva essere evitata e fu invece il risultato del tutto prevedibile dell’inettitudine, insensibilità e l’avidità del top-management della General Motors.
In questo quadro Roger Smith ha la parte del leone per decisioni di gestione aziendale dai costi sociali e umani tremendi in quanto aveva condotto la società per lunghi anni – prima di esser stato nominato Amministratore Delegato nel 1981, era stato in Consiglio di Amministrazione per quasi otto anni – e avrebbe potuto, secondo Moore, operare scelte di ristrutturazione diverse, invece di chiudere gli impianti per trasferirli in realtà a basso costo produttivo, come il Messico.
Alessandro Guardamagna