Tep, “solo nomi e niente progetti”

SMA MODENA
lombatti_mar24

22/06/2015
h.17.30

E’ difficile rimanere inerti di fronte alla “povertà” del dibattito in atto attorno al futuro della TEP: l’unico argomento che da mesi viene tirato in ballo sono i nomi dei nuovi (o riconfermati..) membri del CdA, come se questo facesse effettivamente la differenza in relazione al futuro della nostra azienda di trasporti.
Solo nomi, esclusivamente nomi, più o meno vecchi, più o meno competenti, più o meno con esperienza nel settore (il che non guasterebbe….)
Le stesse OO.SS., da mesi schierati contro l’attuale Presidente Rubini, nulla dicono, nulla propongono in vista delle prossime scadenze: puntigliosi interventi sulle spese di rappresentanza e altro ancora, ma “vuoto assoluto e pneumatico” sulle scelte strategiche che segneranno il futuro della Azienda !
Quando poi a rinfoltire lo stuolo degli amanti dei nomi ci si mette anche qualche consigliere comunale, si arriva al top: per fortuna che c’è ancora qualcuno che ha la memoria buona e ricorda i trascorsi di un ex-assessore ….(della serie: da che pulpito viene la predica….).
Ma pure lui parla solo di nomi, nomi attualmente in carica o “parcheggiati” altrove, ma non dice nulla su quelle che sono le scelte che, più o meno a breve, le due proprietà dovranno fare: a fine anno (sempre che non si rinvii di nuovo, ma comunque ci si arriva !), se non erro, dovrebbero esserci scadenze importanti per la gara e su questa “cosuccia” che si fa ?
Ci si va da soli ? Oppure, come vorrebbe qualcuno, ci buttiamo fra le braccia di TPER ? Questa scelta segnerebbe la fine per la parmigianità della TEP, è bene che ci si renda conto di ciò !
Qualcun altro parla di SETA, che operando già su Modena, Reggio Emilia e Piacenza, potrebbe chiudere il cerchio su tutta l’Emilia occidentale: io mi permetto di dire che sarebbe un disastro vista l’esperienza che la stessa SETA sta vivendo, sempre alle prese con una omogeneizzazione di tre realtà completamente diverse, appesantite inoltre da una realtà, quella reggiana, che da punto di vista economico, fa acqua da tutte le parti !
Per credere basta dare una attenta occhiata ai bilanci SETA.
C’è inoltre chi vorrebbe “fare la corte” alla sola Piacenza, visto che è alle porte la unificazione delle due Agenzie della mobilità: su questo fronte è chiaro che la nostra Azienda pubblica farebbe la parte del leone.
E del resto, con le novità che ci saranno dal prossimo anno, la TEP non può pensare di andare da sola allo sbaraglio: il 2015 è stato un anno, dal punto di vista delle risorse, ancora buono: ma sarà dal prossimo 2016 che inizieranno i dolori, con i tagli, pesanti ed inevitabili in programma sul TPL, e in ragione di ciò saranno necessarie scelte lungimiranti e anche coraggiose.
Ma di questo nessuno parla, le due proprietà non si esprimono, i sindacati non si esprimono, le forze politiche tutte sono in altre faccende affaccendate e direi purtroppo che anche l’intera opinione pubblica è interessata ad altro: meglio parlare del futuro del Parma calcio, con tutto il rispetto che si deve a questa incredibile vicenda.
Ho già avuto modo di dire che più degli amministratori (che naturalmente devono essere soggetti esperti e conoscenti del settore) sono importanti le direttive che le due proprietà impartiscono ma invece registriamo che sul versante delle scelte strategiche e relative alleanze in funzione di preservare quel patrimonio collettivo chiamato TEP c’è solo il deserto dei tartari: gli unici interessati rimangono quel centinaio di addetti delle aziende private che da anni operano in sub-affidamento e che aspettano l’evolversi delle cose con grande preoccupazione.
Noi le proposte, in termini di scelte e strategie ma non di nominativi, le abbiamo fatte più volte ai soggetti competenti: sarebbe opportuno, ancorché dignitoso e doveroso, che almeno ci fosse data una risposta.

Gianni Montali
Travelbus