“Un video sullo scempio sconosciuto dell’autostrada TI-BRE”

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/02/2015

Legambiente ha presentato ieri un video di informazione e denuncia sul progetto di autostrada TI-BRE ormai di imminente realizzazione.
Un progetto inutile ed un vero scempio per la pianura parmense del Parmigiano Reggiano, di cui pochissimi sanno l’esistenza, gli scopi ed i costi.
Proprio per rompere questa cappa di disinformazione Legambiente ha deciso di produrre e lanciare in rete il video, visibile sul sito di Legambiente Emilia Romagna e sul canale YouTube dell’associazione.
Il video reportage vuole raccontare la nuova insensata colata di cemento e asfalto pensata con il miraggio di collegare AutoCisa all’AutoBrennero, ma che in realtà unirà solo Ponte Taro a Trecasali, due località nella bassa parmense: 9 chilometri di nuova autostrada che attraverseranno 2 Siti di Interesse Comunitario e distruggeranno più di 70 ettari di suolo.
Il tutto costerà oltre 513 milioni di euro, di cui 30 per nuove strade cosiddette “complementari” e viabilità di cantiere; denaro che AutoCisa ricaverà tramite un aumento del pedaggio del 7,5% all’anno per 8 anni, dal 2010 al 2018.
L’autostrada Tirreno-Brennero è un progetto vecchio che risale agli anni ’70 e che è stato riesumato nel 2009 per consentire alla Società autostradale di prorogare in automatico la concessione fino al 2031.
Un’alternativa a questa devastante opera sarebbe la realizzazione del TI-BRE ferroviario, che prevede di collegare la ferrovia Pontremolese ad altri tratti di ferrovia già esistenti arrivando fino a Verona; costerebbe la metà e salverebbe dal cemento terreno agricolo, prati stabili, fontanili ed ecosistemi in cui nidificano specie rare.
Durante la presentazione Legambiente, assieme a cittadini, comitati ed altre associazioni ha lanciato un appello alla politica in particolare a PD e M5S di Parma, chiedendo di esprimersi chiaramente sull’opera e di mettere in campo tutte le azioni possibili per ridiscuterla.
Un’opera che ora è percepita chiaramente come inutile da molti amministratori locali ai quali Legambiente chiede di non rimanere in silenzio e, anzi, raddoppiare gli sforzi per informare, cambiare i progetti e vigilare sulla legalità.
È possibile visionare il video reportage al seguente link.
È concesso l’utilizzo del video alla stampa.

Legambiente Emilia Romagna