A 18 anni ancora in quinta elementare

SMA MODENA
lombatti_mar24

14/02/2011

Il figlio del dottor Patacchiola non dà grandi soddisfazioni scolastiche ai genitori… forse perchè ha preso tutto dalla mamma che è di Testaccio.

W la foca è un film italiano del 1982 interpretato da Lory del Santo e Bombolo per la regia di Nando Cicero.
Il film racconta la storia di Andrea, una infermiera veneta (riferimento autobiografico), che per fare carriera, si trasferisce a Roma come cameriera in casa del dottor Patacchiola, un medico molto particolare e con una famiglia altrettanto strana. In aggiunta arriva in casa una foca che Andrea ha vinto in un concorso fotografico. Andrea tenta la strada delle tv private ma infine diviene direttrice di una clinica dimagrante.
Uscito il 4 marzo 1982 col divieto ai minori di 18 anni, il film rimase in circolazione soltanto due settimane per essere poi sequestrato. La Censura probabilmente avrebbe indicizzato il riferimento blasfemo che conclude il titolo, incipit di un antico motto scurrile (“w la fica”), citato nel film da un non vedente ed il suo cane d’accompagno. Il film scomparve completamente per essere poi presentato nel 2004 al Festival di Venezia e poi pubblicato in DVD.
È il penultimo film del regista Nando Cicero, regista di commedie negli anni ‘Sessanta e ‘Settanta.
Lory Del Santo, come il personaggio di una comune infermiera veneta, lanciata dal noto faccendiere arabo Adnan Kashoggi, era l’icona sexy del momento. Aveva esordito nel 1981 come valletta di Renzo Arbore nella rubrica televisiva Tagli, ritagli e frattaglie.
Nella storia appare un’irriconoscibile e sconosciuta Moana Pozzi il cui personaggio presagisce la sua carriera di porno attrice.
Apparizione in chiave erotica di Alessandra Canale futura e stimata annunciatrice RAI.
Caso raro nel cinema italiano dell’epoca, questo film fu completamente recitato in presa diretta e così distribuito.
L’attore e regista statunitense Eli Roth ha anche dichiarato in diverse occasioni che per lui, il film di Nando Cicero, è un must (La Repubblica, 22 settembre 2009).

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