Aggressione autista Tep, definite nuove misure per la sicurezza, Guerra: “La città è sotto controllo”, Garufi risponde a Vignali

SMA MODENA

“Io in questa città mi sento sicuro” afferma il prefetto Antonio Lucio Garufi al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolta in mattinata, per prendere provvedimenti dopo gli eventi accaduti la settimana scorsa all’autista Tep, aggredito in Ghiaia da un gruppo di minorenni.

“L’aggressione della settimana scorsa è riprovevole e fermamente la condanniamo, in particolare perché fatta ai danni di un lavoratore nell’esercizio delle proprie funzioni – ha spiegato Garufi -. Assistiamo purtroppo a una maggiore aggressività di un insieme di ragazzi, per lo più minorenni. Oggi abbiamo discusso dell’implementazione di una cornice di sicurezza in viale Mariotti, piazza Ghiaia e dintorni”.

Garufi ha annunciato che il Comune di Parma si è impegnato a potenziare l’illuminazione in viale Mariotti e a migliorare tutti gli impianti di videosorveglianza, alcuni dei quali obsoleti. Oltre a verificare con Promoghiaia – l’area è in concessione a loro – la possibilità di attuare alcune misure di carattere strutturale, come l’interdizione alle scale del Conad o il miglioramento di alcune infrastrutture.

“Voglio ricordare che seguiamo costantemente i fenomeni e immediatamente li aggrediamo, l’intervento delle forze di polizia è stato simultaneo, perché erano già presenti sul posto, ma non ci sono bacchette magiche – aggiunge Garufi”.

Al prefetto fa eco il sindaco Michele Guerra che dice: “La città è sotto controllo – e spiega – non vorrei che passasse il messaggio contrario, perché non è così. Oggi purtroppo assistiamo a situazioni delicate, che in parte erano state previste dagli analisti. C’è una generazione di ragazzi che ha vissuto, al tempo del lockdown, due anni terribili di socialità viziata, a cui si aggiunge il tema dei minori stranieri non accompagnati. Non a caso, proprio questi ultimi, sono coinvolti nell’aggressione all’autista Tep”.

“Questo è un tema – aggiunge Guerra – che va affrontato anche dal punto di vista dell’integrazione e dell’inclusività. La gestione dei minori è molto più difficile rispetto alla gestione degli adulti. Il Comune lavora costantemente tutti i giorni su questo, anche con grande difficoltà. Questi ragazzi hanno dentro di loro una tale rabbia sociale che sarebbe riduttivo pensare che il problema si possa risolvere con l’intervento delle forze dell’ordine, ma ci interroga in modo molto più ampio”.

“Il Comune – ha confermato Guerra – si è impegnato immediatamente per implementare e migliorare l’illuminazione e gli impianti di videosorveglianza, nonostante Parma abbia un numero di telecamere molto superiore a quelle che dovrebbe avere, sono circa 600”.

Il questore Maurizio Di Domenico ha parlato delle strategie di prevenzione per impedire il reiterarsi di alcuni episodi e ha aggiunto alcuni dati: “dal primo di settembre sono stati 25 gli interventi per reati che vanno dal tentato furto, alle minacce, alle risse e scontri tra giovani. L’ultimo episodio è stato grave, anche considerando la reazione nei confronti delle forze dell’ordine. Stiamo organizzando l’incremento della nostra presenza in queste zone: non sarà solo il sabato, ma anche in altre giornate in fasce orarie ben definite”.

Il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale dell’Arma, ha confermato l’identificazione del ragazzo che aveva aggredito con lo spray al peperoncino i carabinieri intervenuti a difesa dell’autista Tep: “Verrà denunciato, così come accaduto all’altro minorenne che abbiamo arrestato nella circostanza. Sottolineo però, come ha già spiegato il prefetto, che privare della libertà un minore è sempre molto difficile. Lo si fa solo in casi di estrema gravità. Noi dobbiamo agire in chiave preventiva e contrastare i fenomeni in sinergia con le altre forze dell’ordine”.

Il prefetto ha voluto chiudere la conferenza stampa rispondendo all’ex sindaco di Parma Pietro Vignali, che nei gironi scorsi, in mimetica nel quartiere San Leonardo, aveva definito Parma, dal punto di vista della sicurezza, in una situazione di “declino inarrestabile”.

“I dati mi restituiscono un altro quadro – ha spiegato Garufi -. Se paragoniamo i primi nove mesi del 2023 allo stesso periodo del 2024 vediamo che i reati sono in calo del 10%. Sento dire che si stava molto meglio prima, io ribadisco che bisogna avere presente quale è la dimensione dei fenomeni.

“Le statistiche dicono che nel 2011 il rapporto era di 78,2 reati ogni mille abitanti, mentre nel 2023 è stato di 63,5 reati ogni mille abitanti. Se guardiamo ai furti, nel 2011 furono 43,7 ogni mille abitanti, nel 2023 33,2. Il numero dei controlli è stato di 87.646 nel 2023, nel 2011 di 14.990”.

“Lo ripeto: io a Parma mi sento sicuro, quello che mi preoccupa è l’aspetto dell’aggressività giovanile che sta montando e su questo invoco la collaborazione di tutti, della scuola, delle famiglie, delle parrocchie e del mondo dell’associazionismo. Il tema è epocale, deve preoccupare tutti e tutti dobbiamo dare il massimo per risolverlo – conclude Garufi”.

Tatiana Cogo

 

Nel grafico i reati dal 2008 al 2023