
“Il rinnovamento del Tardini prosegue con un chiaro indirizzo del Consiglio Comunale rispetto allo sviluppo del progetto definitivo. Questo passaggio cruciale è frutto di un confronto con la città, che si innesta in un lungo percorso che vede Effetto Parma protagonista dello sviluppo e del miglioramento del progetto, grazie anche al dialogo costruttivo con gli altri partiti di maggioranza, che hanno portato un contributo di idee e sensibilità determinanti.”
Lo scrive il presidente del Consiglio comunale Michele Alinovi.
“Il nuovo Tardini dovrà esprimere un’immagine sobria alternativa allo stadio-astronave, questione che fin da subito aveva destato in me forti perplessità, ma vi era la consapevolezza che la fase preliminare di un progetto serve proprio per aggiustare il tiro e di questo Effetto Parma ne è sempre stata consapevole.
Anatomia della fine del civismo a Parma (di Andrea Marsiletti)
PRESCRIZIONI GIÀ IN ESSERE
Miglioramento del comfort per gli spettatori
Piena accessibilità per tutti
Allontanamento dagli edifici limitrofi
Forte contenimento delle superfici commerciali con offerta merceologica adeguate al quartiere
Requisiti di sostenibilità ambientale ed energetica
Ampliamento dello spazio e dei servizi pubblici a servizio del quartiere
Miglioramento della gestione dell’accessi allo stadio durante la partita
Miglioramento della gestione dell’accessibilità per i residenti nel giorno partita
Conservazione e riqualificazione della scuola Pezzani Puccini
Il Graal del civismo non è più nelle mani di nessuno, segno di una Parma che è cambiata (di Lorenzo Lasagna)
NUOVE PRESCRIZIONI
Rispetto del valore identitario dello stadio e più organica integrazione nel contesto rispetto al progetto preliminare
Applicazione del principio del riuso quando non confligga con obiettivi di qualità e di confort dell’impianto e di miglioramento della distanza dagli edifici circostanti
Consistente e sostanziale riduzione della durata della concessione
Si auspica un programma di esecuzione per fasi successive che consenta al Parma di non andare in trasferta e di ridurre gli impatti dei lavori sui residenti”.