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05/07/2010
h.14.40
In questi giorni sulla stampa si sta consumando un’ulteriore e giusta accusa da parte dell’opposizione per il disastro a cui Comune, Provincia e Regione hanno condotto le Terme di Salsomaggiore e Tabiano.
La questione agli onori della cronaca termale in questo momento è la svendita della gestione degli alberghi Porro e Valentini, peraltro gravati da pesanti ipoteche che di fatto ne attribuiscono la proprietà alle banche. L’attuale situazione deve essere fatta risalire al fallimentare piano industriale voluto a tutti i costi nel 2007 dai tre soggetti proprietari. Si trattava, come la sottoscritta nel suo ruolo allora di consigliere provinciale aveva da subito messo in luce, di un piano industriale del tutto privo di strategia di sviluppo il cui vero obiettivo era l’impoverimento delle due aziende termali a beneficio di una più agevole svendita complessiva.
Possibili soluzioni per un vero rilancio del nostro settore termale erano state prospettate in un’ottica di dialogo produttivo da me e da altri colleghi consiglieri provinciali, nonché da alcuni imprenditori locali. Tali tentativi di dialogare per trovare la migliore strategia furono sempre respinti e oggi l’attuale Presidente delle Terme Cacchioli dichiara che la fusione delle aziende di Salso e Tabiano fu un errore: noi lo dicemmo già alla fine del 2007, durante un incontro pubblico tenuto a Tabiano.
A questo punto vorrei ricordare un fatto: nel corso del drammatico dibattito in Consiglio Provinciale dove espressi motivandolo il mio voto contrario al piano industriale e alla fusione delle aziende, il Presidente della Provincia Bernazzoli mi accusò di rendermi responsabile del mancato rilancio delle Terme se il provvedimento non fosse passato.
Nonostante la mia battaglia la delibera di approvazione del piano industriale purtroppo passò, anche se per un solo voto.
Oggi che i fatti mi danno ragione, e che proprio quel piano industriale è la causa principale della profonda crisi economica della nostra città, il Presidente Bernazzoli ha almeno la correttezza di sentirsene responsabile o crede, insieme al suo partito, di non doverne rispondere di fronte ai cittadini salsesi?
Paola Mecarelli
Presidente dell’Associazione “per Salsomaggiore e Tabiano”