Cerimonia di commemorazione del senatore Giacomo Ferrari, a 48 anni dalla scomparsa

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Al cimitero della Villetta, la commemorazione del senatore Giacomo Ferrari (1887 – 1974), a 48 anni dalla scomparsa ha riunito le massime autorità cittadine civili e militari, che, insieme ai famigliari, hanno deposto un omaggio floreale presso la cappella di famiglia dato vita alla commemorazione ufficiale.

A partire dal Sindaco Michele Guerra sono stati ricordati i valori per cui si è speso Giacomo Ferrari: libertà, democrazia e indipendenza. Giacomo Ferrari ha rappresentato un punto di riferimento per la città come uomo e politico in un momento difficile come quello post bellico e nella successiva fase legata alla ricostruzione di Parma, segnata dalle ferite dalla guerra. La sua vita è stata contrassegnata da diverse azioni svolte in nome della libertà e della democrazia a partire dalle battaglie contro il fascismo in occasione delle “Barricate” del 1922, attraverso l’impegno come partigiano, membro dell’Assemblea Costituente, Ministro dei trasporti, Sindaco di Parma (1951 – 1963), Prefetto della città ducale e senatore.

Il Sindaco, Michele Guerra, nel suo intervento ha dichiarato: “Giacomo Ferrari ha attraversato da protagonista gli snodi più importanti della politica cittadina e nazionale. Dalle Barricate alla Resistenza, dalla Costituente ai ruoli governativi e parlamentari, Ferrari ha rappresentato l’impegno e la dedizione di una politica di sinistra attenta ai valori non negoziabili della libertà e della democrazia e al progresso sociale della vita delle comunità. Da sindaco ha lavorato in un periodo di grande sviluppo urbanistico, attuando politiche in grado di riscattare aree importanti di Parma e di fissare luoghi della memoria che ancora oggi rappresentano un riferimento per l’intera città. L’augurio migliore che possiamo farci in questa ricorrenza e in questo particolare periodo storico è che l’esempio di Ferrari valga come modello di compattezza e solidarietà tra l’agire politico e l’impegno della collettività, unica via per rispondere, a partire da una tradizione così solida, alle sfide maggiori che il nostro presente ci mette dinanzi”.

Gianpaolo Cantoni ha ricordato la figura di Ferrari a partire dal nome partigiano “Arta sapeva essere Stato. Parma in quegli anni esprime tre figure che seppero tracciare la storia nazionale: Micheli come Ministro, Santi capo del Sindaco”.



Marzia Moreni a nome dell’Anpi Provinciale ricordato come “le immagini del nostro archivio raccontino di un uomo fiero che entra nella Parma liberata, orgoglioso della sua città, ma con uno sguardo ricco di bontà buono e le sue parole riportate nella sede Anpi I nostri caduti non sono mori, sono la fiamma viva della passione italiana: in questa fiamma non possiamo perderci”.

Gianni Cugini dopo un appassionato ricordo del Senatore Ferrari ha proposto la realizzazione di una pubblicazione che raccolga le testimonianze che lo riguardano e l’istituzione di un ricordo permanente, di un monumento, all’interno del Municipio a ricordo del Sindaco della ricostruzione della città.

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