
La tempestività delle indagini condotte dai Carabinieri ha permesso di risalire al presunto responsabile della frode informatica effettuata con la tecnica del “phishing”.
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I Carabinieri della Stazione di Colorno, al termine di una impegnativa attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma, un 49enne italiano, residente in Campania, ritenuto il presunto responsabile del reato di frode informatica.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nei primi giorni del mese di dicembre 2024, un 57enne di Colorno ha ricevuto un messaggio sul proprio cellulare dal suo istituto di credito, che lo avvisava di un accesso al suo profilo “Home Banking” effettuato da un dispositivo non riconosciuto. Immediatamente dopo, ha ricevuto una telefonata da un numero fisso con prefisso di Milano. L’operatore, che si è presentato come un agente della sua banca, lo ha informato di movimenti sospetti sul suo conto corrente e gli ha chiesto se avesse effettuato un bonifico di 1.300 euro.
Convinto della legittimità della chiamata, l’ignara vittima ha comunicato all’agente di non aver effettuato alcun bonifico. L’interlocutore ha quindi insistito affinché l’uomo accedesse al suo “Home Banking” per fornire i dati anagrafici e le ultime operazioni sul conto. All’oscuro del raggiro, il 57enne ha fornito le informazioni richieste, credendo che fosse una misura necessaria per proteggere il suo conto.
Pochi istanti dopo la fine della chiamata, si è reso conto che era stato effettuato, senza la sua autorizzazione, un bonifico istantaneo di 1.300 euro verso un IBAN italiano, prendendo atto di essere stato truffato.
L’indagine, avviata a seguito della denuncia sporta dal 57enne presso la Stazione Carabinieri di Colorno, ha permesso di documentare con esattezza la destinazione del denaro trasferito con il bonifico.
Durante le fasi investigative, grazie all’analisi delle transazioni bancarie e alla collaborazione con l’istituto bancario coinvolto, i Carabinieri sono riusciti ad attribuire un’anagrafica certa al presunto responsabile della truffa, identificandolo in un 49enne italiano, con già alle spalle precedenti vicende di polizia per fatti analoghi, il quale, all’esito degli accertamenti compiuti è stato denunciato.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
L’Arma dei Carabinieri, nella sua costante opera di sensibilizzazione, sul sito istituzionale www.carabinieri.it, mette a disposizione dei cittadini alcuni consigli utili e propedeutici per non cadere nella rete dei truffatori – i contenuti sono fruibili al link: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe
Comando Provinciale carabinieri di Parma