Lo stralcio dal Disegno di legge Concorrenza dell’articolo con la delega per la liberalizzazione delle licenze dei taxi è una duplice vittoria della Lega e del buonsenso, perché permette una riforma importante, chiesta dall’Europa per lo sblocco dei fondi del PNRR, senza pregiudicare le istanze di un settore fondamentale per la mobilità nelle nostre città, che riguarda un numero stimato di 40 mila lavoratori e le loro famiglie.
La regolamentazione del servizio di trasporto pubblico non di linea era già stata normata nel decreto ‘semplificazioni’ 2018 convertito nella legge n. 12 del 12 febbraio 2019 voluta dalla Lega al Governo e in linea con le indicazioni della Commissione europea.
Da allora non sono stati emanati i decreti attuativi per normare i servizi tramite ‘app’ come ‘Uber’, per il registro delle imprese digitali e per l’introduzione del foglio elettronico per il Noleggio con conducente.
In uno scenario di crisi, con inflazione e prezzo dei carburanti alle stelle, puntare su una riorganizzazione del settore, favorendo Uber e altre multinazionali a scapito di taxisti e Ncc, sarebbe controproducente.
Durante le votazioni in aula è stato anche accolto con raccomandazione il mio ordine del giorno che impegna il Governo a istituire un fondo integrativo per gli enti locali che abbiano subito minori introiti in esito alle gare di affidamento della distribuzione delle reti gas in modo che comuni di medie e piccole dimensioni, anche del nostro territorio, non debbano utilizzare risorse proprie o ridurre i servizi per i cittadini. La Lega è sempre dalla parte di chi lavora e degli enti locali.”
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, in Commissione Finanze a Montecitorio.