Dehor, “in via Farini nessun residuo”

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/02/2012

Gentili Signori,
Come legale rappresentante della società Antica Salumeria Rosi S.r.l. ritengo doveroso informare i lettori ma soprattutto i signori Ablondi e Pagliari che nel loro articolo apparso Parmadaily.it in data 28 gennaio 2012 (vedi sotto) hanno rilasciato dichiarazioni imprecise ed inesatte.
Su Strada Farini non vi è alcun “permanere di parti residuali del dehor”.
Su Strada Farini vi è invece una pedana in legno con vasi e ombrelloni che contraddistingue un’area dedicata al plateatico, come peraltro risulta dalla concessione n. 218 del 14.10.2011 (protocollo n. 1 83627), per la quale abbiamo regolarmente pagato l’occupazione.
Inoltre, la rimozione del dehor a cui fanno riferimento i signori ex consiglieri è avvenuta a seguito di una nostra decisione dal momento che eravamo in primavera, il tempo era diventato mite e volevamo permettere ai nostri clienti di mangiare all’aperto, in modo piacevole, non certo a causa della loro “forte e determinata contestazione”.
Né si riesce ad immaginare come il Comune abbia potuto verificare a giugno 2011 la non conformità del dehor, dal momento che esso era stato smontato (per nostra scelta) il 4 maggio 2011.
Sulla validità del piano di zona di via Farini ci risulta che sia pendente un giudizio innanzi al TAR di Parma. Alla luce delle decisioni che il Tribunale adotterà, sarà possibile, per tutti (anche per i signori ex consiglieri), verificare quale sia la disciplina di zona sui dehors e Antica Salumeria Rosi adotterà di conseguenza le proprie valutazioni commerciali in piena autonomia e libertà..
Non riusciamo quindi a comprendere un simile immotivato e disinformato accanimento da parte dei signori consiglieri dal momento che:
– il dehor di cui parlano è stato smontato per una nostra scelta di strategia commerciale ben prima delle famose verifiche del Comune di giugno 2011 e indipendentemente dalla “forte e determinata contestazione” di chicchessia;
– l’attuale pedana in legno con vasi e siepi è oggetto di una autorizzazione comunale che nulla ha a che vedere con la precedente rilasciata per il dehor precedente. Sono opere che sono fornite di legittima autorizzazione e che assai difficilmente possono essere considerate causa della lesione del decoro di via Farini;
– una volta venuti a conoscenza del nuovo piano di zona, valuteremo quali scelte adottare.
Mi auguro che i sig.ri Ablondi e Pagliari possano convincersi della regolarità dell’occupazione del suolo pubblico da parte di Antica Salumeria Rosi S.r.l. e desistere dall’attribuire pubblicamente accuse alla società che rappresento che sono inappropriate oltre che non corrispondenti al vero.
Distinti saluti.

Nino Battilani
Rappresentante legale della società Antica Salumeria Rosi S.r.l.

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28/01/2012
h.16.30

Il permanere di parti residuali del dehor dell’Antica Salumeria Rosi sulla strada Farini oltre a turbare il decoro della strada costituisce testimonianza dell’ ”efficienza” del Comune nell’adempimento delle proprie funzioni quando la controparte non sia un soggetto fragile.
L’intervenuta sospensione del Piano di Zona di via Farini ha determinato la rimozione della struttura del dehor oggetto di nostra forte e motivata contestazione con particolare riferimento al suo posizionamento e al suo ingombro. Le verifiche eseguite dal Comune, nei primi giorni del mese di giugno 2011, avrebbero accertato la non conformità del dehor alle prescrizioni della competente Soprintendenza. Condizione questa che comporta la sospensione immediata e la conseguente decadenza della rilasciata concessione.
Il Comune ha o meno attivato il procedimento di decadenza della rilasciata concessione? In caso affermativo perché non sono ancora state rimosse le parti del dehor che continuano ad occupare la strada? Come giustifica il Comune così prolungato ritardo (circa 8 mesi) nell’avvio del procedimento di sospensione della rilasciata autorizzazione?
Sembra che neppure l’avvenuta comunicazione dell’anomala situazione inoltrata nello scorso mese di luglio alla Procura della Repubblica e al Comune dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici abbia rimosso quella sorta di torpore che pare colpire il Comune in presenza di particolari situazioni. Si auspica che il rigore che caratterizza l’azione del Commissario possa restituire con sollecitudine piena dignità a strada Farini.

Marco Ablondi
Giorgio Pagliari